AnnastaccatoLisa ha pressapoco la mia età. AnnastaccatoLisa ha Qualcuno che la ama e tanti amici che le vogliono bene. AnnastaccatoLisa vive con la sua Mamy e ha un lavoro che le piace. AnnastaccatoLisa è una ragazza molto simile a me, se non fosse che AnnastaccatoLisa ha il cancro. Il libro “Toglietemi tutto ma non il sorriso” raccoglie i migliori post del suo blog, in cui racconta la malattia cercando sempre (come evidenzia il sottotitolo) di “Scoprire la felicità dentro la sofferenza”.
Nel suo racconto che introduce il libro, Mario Calabresi definisce Anna Lisa Russo “la ragazza delle fragole” per la sua capacità di trovare il buono anche in una situazione tanto difficile. Secondo me Anna Lisa riesce a fare ancora di più: sdrammatizzare la malattia e risultare vera al 100% in ogni momento. L’ironia nel raccontare le mille peripezie a cui va incontro e la voglia di non arrendersi e non farsi annullare dalla malattia, di continuare a fare progetti e vivere al massimo ogni momento emergono da ogni pagina. Lungi dal’essere un testamento, questo libro (e il blog da cui è tratto) sprizzano vita da tutti i pori. Mario Calabresi descrive perfettamente lo stato d’animo del lettore:
Mi sono immerso nella sua sofferenza, nel suo stupore; ho avuto paura di leggere, ma ho trovato la sua mano che mi tirava dentro per scoprire quanta vita ci può essere anche quando si sente la morte vicina.
Anna Lisa possiede una qualità propria dei grandi scrittori: tenere il lettore incollato alle pagine. E così ho letto questo libro tutto d’un fiato, ho pianto e sofferto con lei, mi sono arrabbiata per le ingiustizie della vita e della nostra società, ho sorriso delle espressioni toscanacce e dei bizzarri soprannomi destinati agli amici. Mi sono sentita parte di un gruppo, il gruppo di coloro che tifano per AnnastaccatoLisa. Anche se sapevo già come sarebbe andata a finire. E ancora lì, nuovamente, AnnastaccatoLisa mi ha sorpreso.