Ho conosciuto VIDAS molti anni fa grazie all’amico Rocco Tanica, membro storico degli Elio e le Storie Tese, che me ne ha parlato.
Da quel giorno ho seguito con interesse e sincera ammirazione la sua attività. Inoltre, qualche anno fa mia nonna ha trascorso i suoi ultimi giorni proprio nell’hospice Casa VIDAS e in quell’occasione ho potuto vedere con i miei occhi la passione e la sensibilità delle persone che l’hanno assistita.
Ho accettato perché anch’io volevo rendermi utile. È stato il mio modo di aiutare VIDAS.
Noi di Elio e le Storie Tese, in tanti anni di attività, abbiamo avuto modo di visitare varie strutture che ospitano bambini con patologie gravissime, cercando di suscitare un sorriso o di distrarre per qualche momento i piccoli pazienti che incontravamo.
Sono le esperienze più coinvolgenti, quelle che danno un senso anche a un’attività come la nostra. Talvolta, raramente, capita di incontrare ai concerti uno di questi bambini diventato adulto, che ci ringrazia ancora per quei momenti. Sono gli incontri più commoventi.
Non bisogna mai cedere alla disperazione, tutto ciò che facciamo per il benessere dei nostri figli ha un valore, sempre, anche nei momenti più terribili.