Per rispondere a questa domanda abbiamo condotto una ricerca, con il sostegno della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti e in collaborazione con Federazione Cure Palliative, realizzata da IPSOS su un campione significativo di nostri concittadini (1.501 persone) e di medici (920 tra medici di territorio e ospedalieri).
Ne è emerso che solo il 6% della popolazione non ha mai sentito parlare di cure palliative e oltre l’80% ne sa dare una giusta definizione. Abbastanza chiari sembrano essere anche gli obiettivi delle cure palliative così come luoghi dell’assistenza e destinatari. In apparente contraddizione rispetto alla consapevolezza che le cure palliative siano un diritto, solo un terzo degli italiani sa se siano disponibili sul proprio territorio.
Quale elemento di maggior ostacolo alla diffusione delle cure palliative è stata identificata la prevalenza di una cultura che si concentra sulla guarigione e sulla cura attiva delle malattie: elemento chiave rispetto al quale cui siamo consapevoli di dover continuare a indirizzare i nostri sforzi.
Rispetto ai medici, per quanto si dichiarino sufficientemente informati e soprattutto propensi a proporle, emerge chiaramente quanto la formazione sia lasciata all’iniziativa dei singoli e quanto siano disomogenee le modalità di attivazione dei servizi di cure palliative, ancora troppo legate al fine vita e ai soli malati oncologici.
Uno dei maggiori ostacoli riconosciuto dai clinici nel proporre cure palliative è la difficoltà ad affrontare con i malati temi delicati come la prognosi infausta. Tuttavia, la pianificazione condivisa delle cure è riconosciuta come uno strumento utile nel favorire quell’alleanza terapeutica che porta ed è al tempo stesso conseguenza della relazione di fiducia medico-paziente.
Consapevoli che molto ancora c’è da fare perché l’accesso alle cure palliative diventi una realtà per tutta la popolazione, guardiamo al futuro con fiducia, continuando a promuovere percorsi di formazione ai professionisti sociosanitari e azioni di corretta informazione rivolti ai più ampi strati di popolazione.