Accompagnare alla morte è un po’ come aiutare una creatura a venire al mondo.
La vita e la morte, il cerchio che si chiude, un progetto che si compie.
Ci sono tante parole e tante frasi per descrivere quanto accade.
Io però desidero soffermarmi sulla parola “tempo”.
In un momento della vita dove si pensa di non avere più il tempo c’è chi il tempo lo trova, te lo mostra e, silenziosamente, ti accompagna a stare.
Stare dentro un tempo sospeso per prenderti tutto il tempo che serve.
Per chi muore il tempo del distacco, del lasciarsi andare,
per chi resta il tempo del lasciare andare,
il tempo dell’ascolto e dell’accogliere ciò che l’altro vuole, desidera.
Le persone che abbiamo incontrato ci hanno dato tempo, con dolcezza, attenzione, cura ed anche affetto. Ci hanno dato ascolto e non ci hanno dato ricette preconfezionate, ma hanno atteso con pazienza che noi trovassimo la nostra ricetta per una buona morte.
Lasciare andare una persona che amiamo è difficile, ma poterlo fare sentendosi accuditi, sorretti, ascoltati, diventa un compito meno gravoso, dona dignità, importanza, valore.
Noi abbiamo vissuto questa morte con tante lacrime ma anche con tante risate, e lo abbiamo potuto fare anche grazie a tutti voi.
Grazie, grazie davvero!