Andrea Pipolo, specializzanda in Pediatria all’Università degli Studi di Milano, descrive il suo percorso in VIDAS come una “piccola rivoluzione copernicana”.
Grazie alla possibilità di lavorare in un’équipe multidisciplinare, ha potuto vedere il paziente in una dimensione olistica: “VIDAS mi ha dato l’opportunità di approfondire aspetti clinici come la terapia del dolore e il controllo di sintomi difficili. Ma, soprattutto, mi ha permesso di cambiare il mio sguardo sul paziente. Nella pratica clinica, oggi strutturo il mio intervento non più su cosa è necessario per la malattia, ma su cosa è meglio fare, o a volte non fare, per il piccolo paziente e per la sua qualità di vita. Se devo dire cosa questa esperienza ha cambiato di più, direi che soprattutto ha cambiato me”.
Anche Elena Tacchino, specializzanda in Medicina e Cure Palliative presso la stessa università, sottolinea l’importanza di un approccio integrato alla cura: “L’esperienza in VIDAS mi ha insegnato a considerare il bambino e la sua famiglia come un unicum, affrontando anche tematiche non strettamente mediche”.
Elena è la prima specializzanda della sua facoltà a partecipare a un tirocinio in Casa Sollievo Bimbi e questa esperienza le ha consentito di sfidare alcuni preconcetti su cos’è un hospice pediatrico: “Molti pensano che sia solo una versione in miniatura dell’hospice per adulti, focalizzato sul fine vita. In realtà, è un posto meraviglioso che si occupa di tantissime altre cose, come insegnare ai genitori come stare vicino ai loro bambini e vedere questi ultimi crescere e giocare”.
Per il futuro della formazione medica, Elena si augura “che le cure palliative pediatriche vengano maggiormente integrate nel percorso accademico, in modo che i futuri studenti di medicina possano scoprirle prima di quanto ho fatto io”. Tra i clinici, infatti, è ancora diffusa l’idea che le cure palliative siano solo per il fine vita. È necessario un nuovo modo di vedere e praticare la medicina palliativa e il cambiamento inizia da Andrea, da Elena e dalle nuove generazioni di medici.