Quando il figlio di Lorenzo si è ammalato, la sua azienda gli ha dato tutto lo spazio necessario per gestire una diagnosi che non lasciava speranze. Affiancargli un sostituto, concedergli lo Smart Working full time, assentarsi dal lavoro ogni qual volta ne avesse necessità e, al contrario, partecipare alle occasioni di lavoro più significative per continuare a sentirsi parte della squadra, ridurre l’impegno fino ad azzerarlo completamente quando necessario, è parte del sistema di valori di E.ON, tra i più grandi operatori energetici al mondo, per la tutela del benessere dei propri dipendenti.
Quando Giacomo, il figlio di Lorenzo, è peggiorato, tutta l’azienda ha incontrato VIDAS. È Martina Ganzarolli, direttore Risorse Umane (HR) e HSSE, ovvero Health, Safety, Security and Environment, a raccontarci quello che hanno vissuto dal novembre 2022, alla tragica notizia della diagnosi. È parte della prassi aziendale di E.ON sostenere i propri lavoratori soprattutto nella malattia e anche nelle situazioni di perdita e “di fronte a una tragedia così grande che non si riescono nemmeno a trovare le parole giuste per descriverla”, continua Ganzarolli, “la nostra vicinanza è stata costante fino all’ultimo, anche se la famiglia ha dimostrato una dignità nell’affrontare questo straziante dolore che è encomiabile e non ci ha mai chiesto nulla – anche, crediamo, per quello che VIDAS ha saputo offrire loro. Solo dopo, Lorenzo ci ha chiesto, nei termini in cui avremmo ritenuto opportuno, di sostenere VIDAS”.
È stata organizzata una visita in Casa Sollievo Bimbi, dove vi è ora una targa in ricordo di Giacomo. Non solo: i dipendenti dell’azienda hanno partecipato in prima persona correndo la Milano City Marathon a sostegno di VIDAS.
L’emozione di Ganzarolli per quanto visto in VIDAS è palpabile: “Quanta differenza fa la passione di chi lavora, ogni giorno, accanto a situazioni così delicate“.
“Al di là della competenza clinica e assistenziale, che rimane essenziale, mi ha colpito la capacità di stare accanto a pazienti così gravi e alle loro famiglie – condivisa da tutti, anche dai non sanitari – con tanta attenzione anche dei minimi dettagli, tanta cura di ogni aspetto, grande e piccolo, della vita”.
Il cammino è appena iniziato. L’anno prossimo E.ON tornerà a correre la maratona con VIDAS, ma soprattutto offrirà ai dipendenti un percorso di educazione alla perdita, proposto da VIDAS alle aziende, per diffondere, in virtù delle competenze di pedagogiste e psicologhe, una cultura della finitudine e del limite che aiuti a stare e stare accanto anche quando il dolore è indicibile.