Il servizio di assistenza ai malati inguaribili di VIDAS è possibile grazie al lavoro di sette équipe multidisciplinari, operative sia in hospice sia a domicilio. Il ruolo delle équipe è di rispondere a tutti i bisogni psicofisici del paziente e del suo nucleo familiare, ecco perché sono composte da diverse figure professionali sociosanitarie specializzate in vari ambiti di assistenza: dal medico palliativista all’educatore, scopriamo chi lavora nelle équipe VIDAS.
Il medico palliativista è specializzato in cure palliative, per cui interviene sul controllo dei sintomi dei pazienti affetti da una malattia inguaribile, allo scopo di migliorarne quanto più possibile la qualità della vita. Le sue scelte terapeutiche vengono costantemente modulate sulla base dei cambiamenti delle condizioni di salute del malato e vengono aggiornate in tempo reale da tutti gli operatori nella cartella clinica elettronica interdisciplinare.
L’infermiere analizza i bisogni del malato e, sotto la guida del medico, opera interventi sanitari volti al controllo dei sintomi che siano sempre aggiornati e coerenti con i cambiamenti fisici e cognitivi. Si occupa inoltre di supportare tutto il nucleo familiare durante tutta l’evoluzione del percorso di fine vita.
L’operatore sociosanitario (OSS) è responsabile della cura e dell’accudimento del malato: il suo obiettivo principale è soddisfare i bisogni primari del paziente della sua famiglia, al fine di favorire il loro benessere psicofisico. L’operatore di igiene, infatti, contribuisce a formare i familiari negli interventi di cura al proprio caro malato.
L’assistente sociale effettua il colloquio di accoglienza, premessa di ogni percorso di cura in VIDAS, e fornisce tutte le informazioni relative al servizio, grazie ad una specifica conoscenza delle realtà istituzionali e territoriali disponibili. Valuta il contesto socio-ambientale e supporta la famiglia del malato nella gestione dell’assistenza.
Lo psicologo supporta il paziente e la sua famiglia nel percorso di fine vita, cercando di alleviarne il disagio e facilitando la comunicazione quando compromessa. Il supporto psicologico inizia con la presa in carico e prosegue durante tutto il periodo dell’assistenza in cure palliative e se necessario anche dopo, nella fase del sostegno al lutto.
Il fisioterapista modula la propria attività al fine di valorizzare e sostenere le capacità residue del paziente, sia attraverso supporti volti alla mobilizzazione, sia educando i familiari a gestire il suo decadimento fisico prima e la totale dipendenza poi. Promuove inoltre un supporto strumentale e comunicativo.
Il terapista occupazionale è la figura di riferimento del servizio di long day e si occupa della gestione dei momenti destinati alla socializzazione. Il suo obiettivo è permettere ai pazienti di partecipare ad attività della vita quotidiana, in cui possano recuperare la dimensione di Persona e non solo di Paziente.
Il logopedista si occupa della cura di disturbi legati alla comunicazione in senso ampio (includendo quelli della voce e del linguaggio), nonché delle patologie legate alla deglutizione. All’interno dell’équipe, una volta individuato il bisogno del paziente, lavora per rieducare le disabilità nei due ambiti sopra elencati.
All’interno dell’équipe pediatrica, l’educatore propone e articola attività educativo-ricreative, che permettano al piccolo paziente e al suo nucleo familiare e sociale di non sostare solo sulla malattia, spesso troppo ingombrante, ma di ritrovare una componente di gioco, creatività e leggerezza. A questo scopo lavora anche con operatori esterni quali clown/pet/musico-terapisti e molti altri.
Un assistente spirituale è una persona che si occupa di riconoscere e accogliere i bisogni spirituali di pazienti e famiglia per offrire loro un accompagnamento che tenga conto anche della dimensione interiore/spirituale. E che si occupa anche di aiutare i membri dell’équipe a riconoscere tali bisogni nei pazienti e in sé stessi.
I volontari VIDAS sono parte integrante delle équipe multidisciplinari, come sostegno nella relazione con il malato, ma sono anche un riferimento indispensabile per i familiari, nell’ambito relazionale e nella gestione delle pratiche quotidiane. Il volontario è una figura “professionalizzata”, perché viene scelto grazie a un’attenta selezione e rigorosamente formato con corsi di base e di aggiornamento.
La figura della mediatrice culturale svolge un ruolo fondamentale nell’équipe di VIDAS Sciogliere le barriere linguistiche è il primo passo necessario per poter affrontare la malattia, permette di creare un ponte tra dottori e famiglie, aiutandole quando sono più spaventate.
Puoi sostenere VIDAS donando il tuo tempo come volontario, nell’assistenza ai malati o nelle attività di sensibilizzazione.
Dopo un’attenta selezione, verrai rigorosamente formato con corsi di base e di aggiornamento, e riceverai un sostegno psicologico permanente.
Ti piacerebbe entrare a far parte delle nostre èquipe multidisciplinari o poter dare il tuo contributo alle attività in un’altra mansione? Esplora tutte le opportunità di lavoro aperte per entrare nella squadra di VIDAS o invia la tua candidatura spontanea.