Ti fermi mai a chiederti il perché delle tue scelte, delle tue decisioni, perché hai iniziato a percorrere un determinato cammino? Lo abbiamo domandato ai donatori che ci sostengono ogni giorno, a coloro che ci sostengono da sempre ma anche a chi ci ha scelto da poco: “Perché hai deciso di unirti a noi in questo cammino accanto a chi soffre?”
“Siamo uniti da un sogno, quello della signora Cavazzoni, fondatrice di VIDAS, che quotidianamente diventa realtà” come ci racconta Sergio, uno dei primi soci “tanti anni fa, parlando con una mia collega di ufficio, apprendo che suo padre è allettato per un tumore e che, settimanalmente, un volontario Vidas lo va a trovare e riesce, sia pure per una o due ore, a distrarlo dalla sua condizione. Da allora, ho continuato a vedere sogni diventare splendide realtà.”
La nostra storia insieme nasce attorno ad un ideale, come tutte le grandi storie. Quello che facciamo è difendere il diritto di ogni malato a vivere anche gli ultimi momenti di vita con dignità.
“Ho iniziato a sostenere VIDAS da quando avevo trent’anni, adesso ne ho sessantuno. Un giorno stavo sfogliando una rivista e mi sono soffermata su una pagina intera che raffigurava il volto di un uomo di circa cinquant’anni.
Era la prima volta che conoscevo VIDAS.
La pagina narrava poche parole ma quello che mi ha colpito era il volto dell’uomo. Ho pensato a come doveva essere terribile pensare che non ci fossero più speranze. Proprio per questo motivo una persona, secondo me, merita che si faccia tutto il possibile per vivere gli ultimi momenti senza sofferenze e nel miglior modo possibile.”
Daniela
E anche nei momenti più difficili, come la grande emergenza sanitaria che ci ha messo tutti alla prova, i nostri donatori hanno deciso di rimanerci vicino, portando aiuto concreto alle persone più fragili:
“Vi sostengo perché in un minuto siete riusciti a ridare sorriso ad una famiglia in crisi, dando una speranza per un piccolo miglioramento degli ultimi giorni di vita della mia mamma. Ci avete sostenuto durante il pieno lockdown senza battere ciglio, risolvendo questioni pressoché impossibili da gestire in una situazione tanto complessa. La mia mamma se n’è andata serenamente, senza accorgersene. In sostanza: Grazie.” Patrizia
E poi ci ritroviamo accanto ai più piccoli, perché in Italia sono più di 35.000 i bambini gravemente malati che avrebbero bisogno di cure palliative, e grazie alla nostra assistenza domiciliare pediatrica e all’hospice Casa Sollievo Bimbi possiamo davvero fare la differenza nei momenti più difficili della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie “sostengo in particolar modo il progetto pediatrico, perché il dolore dei bimbi è ancora più difficile da comprendere e da accettare.” Eliana
Siamo arrivati fin qui insieme, e di questo siamo profondamente grati a tutti coloro che ogni giorno scelgono di camminare con noi: “… ho gioito insieme a voi al raggiungimento dei traguardi come i due Hospice tra cui Casa Sollievo Bimbi.” Annalisa
Il perché ce lo avete raccontato voi e l’invito è di continuare a farlo: solo così potremo essere certi di camminare sempre insieme lungo questa strada, non sempre facile, per garantire dignità, sollievo e cure fino all’ultimo istante.