Il tema del fine vita è spesso un tabù, ancora di più quando riguarda i bambini.
Molto più semplice raccogliere fondi per la ricerca e la speranza che per il fine vita, per questo i nostri sforzi andranno raddoppiati. Ma Filippo ce lo chiede, chiede di onorare il suo percorso ma soprattutto chiede di aiutare i piccoli angeli a volare via.”
Filippo correva, sempre.
Filippo faceva arrampicata.
Filippo un giorno si è ritrovato su una sedia a rotelle e ha iniziato a lottare.
Filippo doveva farcela, otto mesi di speranza, tutti gli dicevano che sarebbe tornato a camminare.
Ma così non è stato, un’altra strada, un altro percorso aspettavano Filippo.
E in questo passo, o trapasso, è stato accompagnato da persone meravigliose di Vidas.
Filippo ha potuto percorrere gli ultimi “passi” in questa vita a casa sua, ma non per tutti i bambini questo è possibile.
Ci sono bambini che devono stare attaccati ai macchinari o semplicemente bambini le cui famiglie non hanno le possibilità o le forze per fare questo ultimo passo in casa.
Questi bimbi ad oggi devono affrontare questo ultimo viaggio nello stesso hospice di adulti e anziani, o in ospedale.
Finalmente Vidas sta costruendo un hospice pediatrico, dove i piccoli angeli saranno accolti, per periodi di sollievo, in mini appartamenti e nel day hospice con la loro famiglia.
La struttura è quasi finita ma occorre un ulteriore sforzo per arredarla, aprire la porte e soprattutto per avviare il servizio di assistenza.
Il tema del fine vita è spesso un tabù, ancora di più quando riguarda i bambini.
Molto più semplice raccogliere fondi per la ricerca e la speranza che per il fine vita, per questo i nostri sforzi andranno raddoppiati.
Ma Filippo ce lo chiede, chiede di onorare il suo percorso ma soprattutto chiede di aiutare i piccoli angeli a volare via.
Forse non potremo fare molto, sarà solo una goccia nel mare il nostro contributo ma in fondo il mare è fatto di gocce, basta che ognuno di noi metta la sua.
Marco, Deborah, Linda e Chewbe Papà, mamma, sorella e cucciolo di Filippo