“Le cure che il babbo ha ricevuto, nei due mesi in cui è stato assistito, sono state straordinarie, impagabili. Abbiamo visitato Casa Sollievo Bimbi a poche settimane dall’apertura e abbiamo ritenuto di dover dare un segno tangibile per manifestare la nostra gratitudine”.
Antonella racconta così il gesto di donare la stanza da bagno ai piccoli pazienti dell’hospice pediatrico: “Il babbo era un nuotatore provetto e l’idea di altri papà e mamme che potessero fare il bagno con i loro piccoli ci è sembrata così bella e giusta, anche lui l’avrebbe sottoscritta”.
La madre, Anna Maria, conferma commossa, la voce che si rompe nel ricordo: “Abbiamo ricevuto tanto, la dottoressa è stata sempre così disponibile e l’infermiera era un raggio di sole per mio marito, scosso da mille emozioni diverse pienamente cosciente di cosa stava accadendo. Ci hanno sempre ascoltato, si fermavano e non avevano mai fretta di andar via. Se ponevo un problema, alla visita successiva avevano già trovato la soluzione. Ci hanno offerto tanta umanità e vicinanza. E poi chi è venuto a portarci il letto e gli altri presidi, la poltrona, il deambulatore: voglio ringraziarli di cuore. Un garbo straordinario, la delicatezza di chi comprende dove si trova”.
Babbo Aurelio, il fidanzato e marito, compagno di 61 anni di vita, il nonno super, che ai due nipoti, Massimiliano ed Elisabetta, leggeva la Divina Commedia e i miti greci, l’ingegnere dalla cultura vastissima, amante della lirica, ha potuto essere curato a casa, ma Anna Maria e Antonella hanno pensato “a chi non ha questa possibilità perché la sua abitazione non è adatta. Quando abbiamo saputo della ristrutturazione di Casa Vidas, abbiamo deciso senza esitare di sostenere i costi dei lavori per una stanza. Ogni malato che affronta il viaggio più difficile merita di ricevere quello che abbiamo avuto noi. Il babbo è stato sostenuto, coccolato, ascoltato, rasserenato anche nella consapevolezza piena di quello che stava vivendo. Grazie, grazie VIDAS”.