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28.08.2023  |  Approfondimenti

Musicoterapia

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Tra le numerose attività diversionali, ricreative e culturali proposte ai pazienti di Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi, vi è anche la musicoterapia. Si tratta di tutte esperienze di arricchimento personale ed emotivo, secondo l’approccio della  terapia occupazionale, che promuovono il benessere e la salute della persona attraverso la sua partecipazione ad attività della vita quotidiana. Precedentemente vi abbiamo già parlato dell’esperienza del suono dell’arpa in Casa VIDAS. Oggi, invece, grazie al contributo di Silvia Meroni, arpista di Casa Sollievo Bimbi, vediamo che cos’è e quali sono i benefici della musicoterapia, e come questa attività viene proposta nelle strutture di VIDAS.

Che cos’è la musicoterapia

La musicoterapia è una disciplina terapeutica che utilizza la musica come strumento principale per raggiungere obiettivi terapeutici e promuovere il benessere. Si basa infatti sull’idea che la musica abbia un potente impatto sull’aspetto emotivo, cognitivo, fisico e sociale delle persone. Durante le sessioni di musicoterapia, un musicoterapista utilizza la musica in diverse forme, come l’ascolto attivo, la produzione musicale, l’improvvisazione e il canto, per creare un ambiente sicuro e facilitare l’espressione di emozioni, la comunicazione, l’autoconsapevolezza e la relazione con gli altri.

Abbiamo chiesto anche all’arpista Silvia Meroni che cosa fosse la musicoterapia:

“La musicoterapia è la relazione tra due o più persone e si fa con un suono. Ha un ruolo importante nelle terapie non farmacologiche e si può svolgere in tantissimi modi. Si possono fare tante cose con la musica: dal cantare insieme allo stare insieme in silenzio, da qualche gioco di dialogo sonoro con i bimbi all’ascolto di una musica ricettiva, fino al raccontare o leggere delle fiabe accompagnate da qualche strumento. Attraverso l’utilizzo di certi accordi indirizzati, infatti, si può risvegliare un senso ritmico, melodico e armonico nel paziente. Il musicoterapista utilizza tanto anche il corpo: uno strumento che sveglia il corpo dell’altro. Perché la musica risveglia e crea immagini.”

È importante sottolineare che la musicoterapia non sostituisce le cure mediche tradizionali, ma può essere un complemento prezioso nel trattamento di una vasta gamma di condizioni fisiche, emotive e cognitive. La pratica della musicoterapia richiede la competenza di un musicoterapista qualificato che valuti le esigenze del paziente e proponga interventi mirati.

“In Casa Sollievo Bimbi abbiamo tanti strumenti: armonici, melodici, tamburelli, arpa, pianoforte e strumenti costruiti a mano. Molto spesso capita di giocare con i bambini nei dialoghi. Attraverso la mediazione della musica compiamo un atto terapeutico perché diamo attenzione ai pazienti, ai familiari, ai loro fratelli e a chi è presente nel setting. Anche il setting è molto importante, noi utilizziamo o un’apposita stanza dedicata alla musica o il salone centrale, in cui si può stare tutti insieme.”

I benefici della musicoterapia

I benefici della musicoterapia sono veramente tanti e dipendono dalle esigenze e dagli obiettivi specifici di ogni paziente. Tuttavia, è possibile elencare i principali benefici comuni di quest’attività:

  • riduce lo stress e l’ansia: la musica può avere un effetto calmante sul sistema nervoso, riducendo i livelli di stress e di ansia. Il coinvolgimento attivo con la musica può aiutare a distrarre la mente da preoccupazioni e pensieri negativi;
  • migliora l’umore: può innescare la produzione di neurotrasmettitori come l’endorfina e la dopamina, associati al miglioramento dell’umore e alla sensazione di piacere. Può essere particolarmente utile nelle persone affette da depressione o altri disturbi dell’umore;
  • incrementa l’abilità di comunicazione: può essere utilizzata come un mezzo di espressione non verbale per coloro che hanno difficoltà a comunicare verbalmente. Può favorire la comunicazione, l’interazione sociale e il legame emotivo con gli altri;
  • migliora le funzioni cognitive: la musica può stimolare diverse aree del cervello coinvolte nella memoria, nell’attenzione, nella concentrazione e nel ragionamento. Può essere utilizzata per migliorare le abilità cognitive, come la memoria di lavoro, la pianificazione e la risoluzione dei problemi;
  • riduce il dolore e l’agitazione: può agire come un analgesico naturale, riducendo la percezione del dolore. Inoltre, può contribuire a calmare i pazienti agitati o confusi, fornendo un senso di conforto e familiarità;
  • potenzia le abilità motorie: può essere utilizzata per incoraggiare il movimento, la coordinazione e la motricità fine e grossolana. Può essere particolarmente benefica nelle persone affette da disturbi neurologici o disabilità fisiche.

Silvia aggiunge:

“La musicoterapia ha la ricchezza di poter lavorare con il non verbale e quindi con tutta l’osservazione e tutto quello che emerge. Quindi c’è la possibilità di stare vicino alla sfera affettiva ed emotiva dei bimbi, in senso comunicativo. Un’altra cosa molto interessante è che si vive un tempo diverso da quello dell’orologio, ossia un tempo dell’anima. In quei momenti in cui si fa musica insieme, si vive quel piccolo presente e in questo piccolo presente vediamo emergere tutti i mondi interiori dei bambini e lì i bimbi si esprimono e si vedono nascere le loro espressività e i loro caratteri.”

Perché in VIDAS si è scelto di utilizzare l’arpa?

Oltre ad altri strumenti più usuali, in Casa Sollievo Bimbi di VIDAS si è scelto di utilizzare anche l’arpa come mezzo terapeutico. Abbiamo chiesto a Silvia di spiegarci quale sia la motivazione di questa scelta:

“Utilizziamo l’arpa in VIDAS perché tutto quello che ci circonda è vibrazione. La vibrazione ha una certa frequenza, noi stessi vibriamo a una certa frequenza. È quella che da la forma alle cose del mondo. Se noi prendiamo una campana tibetana, ci mettiamo dell’acqua all’interno e la facciamo suonare, le vibrazioni e le onde che si muovono all’interno muovono anche l’acqua, che riaffiora, prende energia e diventa come una fontana, sembra che l’acqua bolla all’interno. Il motivo di questo è perché le onde sonore impattano con la materia.”

L’arpista continua:

“Mi ricordo una bimba di pochi mesi, era sdraiata a pancia in giù su un tappetino e stavamo lavorando con la campana tibetana, posizionata in fondo ai suoi piedi. Si vedeva proprio come la vibrazione arrivava al suo corpo, come lei la sentiva e con il piede cercava la fonte sonora. Questo è il motivo per cui le corde dell’arpa sono adattissime a questo tipo di terapia. Infatti, utilizziamo un’arpa piccola, di sole 34 corde, così è possibile suonarla e farla vibrare molto vicino ai bambini, facendoli così sentire cullati dal suono. Si può mettere vicino ai lettini e si può mettere anche sopra al letto del paziente, in modo che le onde si propaghino molto vicine. Molto spesso sono i bimbi stessi che toccando da soli le corde dell’arpa e le fanno vibrare.”

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