La perdita di una persona cara è una delle esperienze più dolorose che l’essere umano possa sperimentare e per la quale ci sembra di non essere mai preparati. Elaborare un lutto è un processo che richiede tempo e che ciascuno di noi vive in maniera diversa, perché non esiste un percorso valido per tutti. Tuttavia, si tratta di un cammino indispensabile per sopravvivere alla morte di una persona importante, accogliere la sofferenza che ne deriva e trovare le risorse per trasformare il dolore in una nuova possibilità di vivere pienamente la propria vita.
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Di fronte alla scomparsa di un nostro caro possiamo reagire in molti modi diversi, a volte anche contraddittori tra loro: alcuni di noi si chiudono in sé stessi e preferiscono restare in solitudine, altri invece si affidano al prossimo per condividere il proprio dolore. Qualunque sia il nostro modo di reagire, ci sono dei passaggi obbligati che dovremo affrontare per prendere piena consapevolezza del dolore e iniziare un processo di cambiamento che ci porterà all’accettazione della morte e ad un nuovo modo di affrontare la nostra vita. Vediamo allora quali sono i momenti più significativi del processo di elaborazione di un lutto.
In una prima fase il desiderio di fuggire dal dolore e fare finta di niente è inevitabile, per cui si attiva un meccanismo di difesa che ci porta a negare ciò che sta accadendo, come se fosse impossibile da accettare. Questo perché difficilmente siamo consapevoli che ogni relazione comporta il rischio di perdita o di abbandono e quando questo accade ci sentiamo impreparati ad accettare il dolore e a darci il tempo di viverlo.
A questa emozione spesso si associano anche sensi di colpa profondi nei confronti di chi non c’è più: non aver sperimentato tutte le terapie possibili, aver litigato senza aver fatto pace, non aver dimostrato abbastanza amore sono solo alcuni dei pensieri che possono attraversare la mente di chi resta. Il senso di colpa può essere motivo di molta sofferenza al punto da costituire un vero e proprio blocco per ricominciare a vivere.
La rabbia è un sentimento che accompagna quasi sempre una perdita importante ed è spesso accompagnata da una sensazione di forte energia, tanto da sembrarci inizialmente un’alleata. Ci ripara dalla sensazione di vuoto e solitudine e per questo va accolta, senza averne paura. Questo non significa alimentarla, ma semplicemente darle uno spazio interiore in modo che possa essere sciolta per consentire alle altre emozioni di emergere.
Dopo una prima fase di disorientamento, negazione e rabbia, si matura la consapevolezza che la persona cara non c’è più e si fa strada una sensazione di mancanza fisica vera e propria, che induce ad una forma di sofferenza particolarmente difficile da attraversare. Proprio in questa fase del lutto può nascere la paura della depressione, eppure questo è un momento molto importante e necessario da attraversare per conoscere meglio se stessi e imparare a ripartire anche senza la presenza fisica dell’altro.
Non ci sono scorciatoie possibili per elaborare un lutto: ciascuno di noi deve attraversare tutte le fasi e trovare i propri tempi e le proprie modalità per arrivare ad una piena accettazione dell’evento. Le risorse possibili sono tante, sia che si decida di percorrere questo cammino da soli, sia che si decida di condividerlo con qualcun altro.
Per chi lo desidera e ne sente la necessità, VIDAS offre una serie di servizi di accompagnamento al lutto che si differenziano a seconda del beneficiario:
Per maggiori informazioni sui servizi di supporto al lutto di VIDAS è possibile scaricare la brochure informativa o contattare il numero 02.3008081.