‘Colpa delle stelle’, da John Green a Josh Boone: l’amore e il cancro in un libro/film che sa anche far sorridere

“Colpa delle stelle” (in originale “The Fault in Our Stars”) è un romanzo best seller di John Green del 2012, di cui pochi anni dopo, nel 2014, è stato prodotto anche un film. Un segnale inconfutabile che la storia ha avuto molto successo, nonostante tratti una tematica dolorosa e complessa come quella delle malattie negli adolescenti. Eppure, questa storia d’amore tra due ragazzi malati di cancro riesce a non essere stucchevole o strappalacrime, anzi può addirittura far sorridere e sognare anche una platea di lettori più matura.

“Colpa delle stelle”: la trama

Il libro racconta una tipica storia d’amore tra due adolescenti: Hazel e Gus si conoscono, si piacciono, si innamorano. Quello che fa la differenza è che i due si incontrano in un gruppo di supporto per ragazzi malati di cancro: lui è in remissione da un osteosarcoma – a causa del quale ha perso una gamba, lei ha un cancro alla tiroide con metastasi ai polmoni – a causa del quale deve sempre avere con sé la bombola di ossigeno. Lui è un ottimista di natura, lei è pragmatica e considera molti aspetti della sua vita un “effetto collaterale del morire”. Nonostante le enormi differenze caratteriali, i due iniziano a frequentarsi, fino a condividere un viaggio in Olanda alla ricerca di un cinico scrittore (Peter Van Houten) che entrerà in punta di piedi nelle loro vite.

“Colpa delle stelle”: il cast

Come anticipato, visto il successo ottenuto dal libro, nel 2014 Josh Boone ha diretto l’omonimo film basato sul romanzo. Un cast stellare ha contribuito all’ulteriore riuscita della storia: i giovani protagonisti sono interpretati da Shailene Woodley (Hazel) e Ansel Elgort (Gus), entrambi all’epoca sulla cresta dell’onda per la fortunata pellicola “Divergent”. Al loro fianco, poi, troviamo Laura Dern, nei panni della mamma di Hazel; Sam Trammell, che interpreta il papà della protagonista; e un incredibile Willem Dafoe, alias Peter Van Houten.

Il trailer

Un libro sul cancro, ma senza pietismo e retorica

Senza spazio al pietismo, ma anzi con molta capacità di ironizzare sui cliché legati alla malattia, John Green riesce a raccontare una storia universale e particolareallo stesso tempo. Universale perché tutti hanno vissuto la forza e le contraddizioni del primo amore. Particolare perché Hazel e Gus sono ragazzi che sono dovuti crescere troppo in fretta, trovandosi ogni giorno a riflettere su questioni più grandi di loro: la vita e la morte. “Colpa delle stelle” è un libro (e film) leggero, ma che proprio per questo riesce ad avvicinare un pubblico di tutte le età a una tematica così delicata e difficile da affrontare nella nostra società: la malattia. E lo fa raccontando sentimenti che tutti proviamo o abbiamo provato, evidenziando un desiderio di normalità che sembra impossibile da raggiungere, perché la parte peggiore di avere il cancro, a volte, è proprio l’evidenza fisica della malattia, che crea un divario tra chi è malato e chi è sano.

Perché guardare o leggere “Colpa delle stelle”

Tra dramma e commedia romantica, lo scrittore riesce ad alternare in modo intelligente tragedia e umorismo, pathos e leggerezza, senza rendere i protagonisti oggetto di compassione, ma di empatia. Che preferiate leggere il libro o guardare il film non importa, il nostro suggerimento è di prendere spunto da questa storia per scoprire una diversa prospettiva con cui guardare la malattia e affrontare la vita, senza retorica ma con la consapevolezza che il vivere e il morire sono due facce della stessa medaglia.

L’assistenza in cure palliative di VIDAS

VIDAS assicura assistenza in cure palliative per anziani, adulti, adolescenti e bambini affetti da patologie inguaribili, erogate sia in assistenza domiciliare, sia in regime residenziale presso gli hospice Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti, riducendo loro il livello di sofferenza e di dolore.

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