Come affrontare temi difficili con i bambini? Ci sono temi davvero complessi e delicati, che i genitori non sanno mai come affrontare con i più piccoli di casa. In questo articolo vi suggeriamo una lista di libri che possono aiutare mamme e papà a sostenere con i figli i temi su cui è più complesso costruire un dialogo. Tre titoli da leggere insieme ai bambini, per tre fasce di età differenti, per accompagnare e affrontare le emozioni più difficili.
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“I bambini sono capaci, già a quattro anni, di interrogarsi sulla morte e sulla vita, curiosi di scoprirne i significati più profondi, e spesso siamo noi adulti impreparati di fronte alle loro domande dirette. Allora storie e albi illustrati, specie quando il racconto non è didattico ma poetico, capace di suscitare l’identificazione e muovere il loro mondo interiore, possono diventare uno spazio privilegiato di dialogo”.
Queste le parole di Anna Spiniella, educatrice e membro della nostra équipe pediatrica a cui abbiamo chiesto di suggerirci tre titoli di libri, per età diverse, che avessero per contenuto le emozioni difficili, ovvero rabbia, tristezza, dolore e tutto ciò con cui si fatica a stare.
L’educatrice prosegue:
“Questi libri sono belli, con immagini che descrivono e aggiungono contenuto al testo, non decorano, e la scrittura possiede una profonda qualità letteraria. I libri si scelgono così: per il puro gusto di leggere e non allo scopo di insegnare alcunché. Lasciandoci invece qualcosa che ci possiamo portare nella vita”.
Il racconto ha la forma di una conversazione molto toccante, poetica e allusiva, tra Mario e la sua mamma, sui motivi che ci portano a piangere. Senza mai nominare la morte e la perdita di persone care, aiuta l’identificazione con una messa in scena suggestiva e mai didascalica. Perché piangiamo? Da dove arrivano le lacrime? Un libro e una raccolta di immagini poetica e divertente, per ricordarci che le lacrime ci annaffiano molto lentamente aiutandoci a crescere e ci calmano lenendo le ferite dell’anima.
Il protagonista è un grillo che attraversa un periodo particolare della sua esistenza, non sa spiegare perché ma ha bisogno di star da solo, parla senza bisogno di dire. Si narra qui come la scelta di isolarsi e ascoltare ritirato il suo silenzio gli faccia bene. Solo dopo un certo tempo, potrà tornare a vivere il mondo.
“Una mattina il grillo non si alzò. Tutto era come sempre: il sole nel cielo, l’erba nel prato, l’acqua nel fiume. Ma quella mattina, il grillo non si alzò.
Il grillo non si alza nemmeno la mattina seguente, né quella dopo ancora. Il quarto giorno ci prova, per poi tornare a dormire. Preoccupati, i suoi amici si riuniscono, gli provano la febbre, lo spronano e lo motivano, e lì fuori, in breve tempo, è tutto un ammasso insopportabile di voci. Finché un giorno, a trovare il grillo arriva il Silenzio…”
Una narrazione costruita su una vibrante metafora per offrire spunti per il dialogo con i ragazzi, sui temi del cambiamento e della trasformazione attraverso la simbologia del viaggio. Perché viaggiare è soprattutto un’esperienza personale di crescita capace di arricchire chi lo compie, ovunque si svolga. Il libro crea un ponte tra il lettore e chi lo ascolta, che ne trae elementi diversi a seconda dell’età.