Il testamento è un atto unilaterale di volontà attraverso il quale ciascuno può disporre in vita dei propri beni e decidere come e a chi lasciarli dopo la morte. Forse non tutti sanno che un testamento è valido anche se scritto a mano e conservato in casa e che una parte dei propri lasciti può essere devoluta a fini benefici: scopriamo meglio quali sono le regole per scrivere un testamento senza notaio e cosa si intende per lascito solidale.
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L’articolo 587 del Codice Civile afferma che:
“Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse”.
In linea generale, possiamo dire che fare testamento permette di decidere del proprio patrimonio quando non si sarà più in vita. Per essere valido deve essere personale e redatto in forma scritta e può essere revocabile e modificabile. Oltre a ciò, esistono delle regole specifiche da seguire a seconda della tipologia di testamento che si intende effettuare. I tipi di testamento più frequenti sono il testamento pubblico e il testamento olografo.
Il testamento pubblico è un atto redatto e conservato dal notaio, il quale mantiene segreto il suo contenuto fino alla morte del testatore. Per essere valido, questo tipo di testamento deve avere precise caratteristiche:
Il testamento olografo è un documento scritto a mano dal testatore. Ciò significa che chiunque può redigere un testamento valido senza notaio e senza testimoni, purché il documento soddisfi alcuni semplici requisiti:
Per evitare che venga smarrito, sottratto o distrutto, il testamento olografo può essere conservato in casa in un luogo sicuro oppure consegnato ad una persona di fiducia. Una terza possibilità consiste nell’affidarlo ad un’associazione senza fini di lucro come VIDAS, qualora si decidesse di inserire nel testamento un lascito solidale. I lasciti, anche piccoli, sono molto importanti per VIDAS, perché ci consentono di pianificare e programmare la nostra attività a servizio delle persone con fiducia e serenità e sono sempre stati fondamentali per la realizzazione di progetti innovativi come Casa VIDAS e Casa Sollievo Bimbi.
La legge prevede che una parte del patrimonio ereditario di ciascuno sia destinato obbligatoriamente a determinati soggetti legittimari, e che quindi il testatore non possa disporre liberamente di tutti i suoi beni quando redige un testamento. Esistono infatti due tipologie di successioni:
Rientra in questa seconda categoria la quota di beni che si può lasciare in favore di un’organizzazione no profit o per progetti connotati da ragioni sociali e solidali. Si può fare attraverso un testamento solidale, anche senza notaio, in cui indicare il nome dell’ente beneficiario e i beni che si intende destinare ad uno scopo solidale.
Ci sono tre aspetti fondamentali che caratterizzano i lasciti solidali:
Cosa si può lasciare a fini benefici? Si può scegliere di destinare qualsiasi bene materiale, qualunque sia il suo valore. Ecco alcuni esempi di beni che possono essere inseriti in un testamento solidale:
Per scoprire come fare un lascito a VIDAS visita la pagina lasciti testamentari
Oltre al lascito testamentario, esiste un’altra tipologia di testamento che può essere redatta anche senza la presenza di un notaio: il biotestamento. Si tratta di una conquista etica e sociale ottenuta con la legge 219/2017, grazie alla quale è oggi possibile esprimere le proprie volontà non solo rispetto ai beni materiali, ma anche in merito a quali cure ricevere nel fine vita, in caso di una futura incapacità di decidere per sé stessi. Le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) sono un’espressione libera e volontaria delle proprie scelte sanitarie, tanto che possono essere scritte a mano, ma anche espresse attraverso una videoregistrazione o altri dispositivi che consentano di comunicare. Ciò che è importante è discutere con il medico di fiducia delle proprie scelte, pur mantenendo una totale autonomia decisionale e il rispetto delle proprie volontà.
Per maggiori informazioni su questo tema rimandiamo all’articolo: “5 buoni motivi per redigere un testamento biologico”.