Le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della vita dei pazienti (adulti e bambini) e delle loro famiglie, che si trovano ad affrontare problemi associati a malattie inguaribili.
La medicina palliative previene e allevia la sofferenza attraverso l’identificazione precoce, la corretta valutazione e il trattamento del dolore e di altri problemi, siano essi fisici, psicosociali o spirituali.
L’11 novembre, in memoria di San Martino e del suo mantello (pallium in latino), in Italia si celebra la Giornata Nazionale delle cure palliative, un’occasione per ricordare i progressi fatti e la strada ancora da compiere quando si parla di questa disciplina.
Nonostante un generale aumento della conoscenza delle cure palliative, come testimonia anche l’ultima ricerca IPSOS (novembre 2023) la loro offerta resta purtroppo molto disomogenea sul territorio nazionale. E resta virtualmente inesistente se guardiamo a livello globale: secondo l’OMS, dei 56,8 milioni di persone al mondo che necessitano di cure palliative – di cui 25,7 milioni nell’ultimo anno di vita – l’86% di loro non le riceve.
A proposito della disomogeneità territoriale, sempre l’OMS stima che il 78% delle persone che hanno bisogno di cure palliative si trovano in Paesi a basso e medio reddito. Una percentuale già alta, che arriva a un vertiginoso 98% se guardiamo solo al dato pediatrico.
I cambiamenti epidemiologici legati al progressivo e crescente invecchiamento della popolazione – entro il 2050 la popolazione mondiale di anziani passerà dalll’11% al 22% – stanno determinando un forte incremento delle patologie cronico-degenerative e di conseguenza un aumento allarmante di cure palliative su scala globale.
La maggior parte degli adulti che necessitano di cure palliative soffre infatti di malattie croniche, come malattie cardiovascolari (38,5%), cancro (34%), malattie respiratorie croniche (10,3%), AIDS (5,7%) e diabete (4,6%).
Tuttavia, esistono altre numerose condizioni che possono richiedere cure palliative, tra cui insufficienza renale, malattia epatica cronica, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, artrite reumatoide, malattie neurologiche, demenza, anomalie congenite e tubercolosi resistente ai farmaci.
Eppure, nonostante questo chiaro bisogno, persistono numerosi ostacoli che impediscono – o rallentano – l’accesso dei pazienti alle cure di cui hanno bisogno.
A livello mondiale, è necessario superare una serie di ostacoli significativi per affrontare il bisogno insoddisfatto di cure palliative. In particolare, l’OMS segnala che:
Solo quando saranno sollevate queste barriere, quello alle cure palliative potrà concretizzarsi per come è stato concepito: un diritto universale.