Daniele Dalle Piane era un ragazzo dal cuore grande. Amava ridere rumorosamente, i film con i supereroi, i videogames. E giocare a ping-pong. Daniele, assistito da VIDAS, se n’è andato il 28 febbraio del 2020 e per tenere sempre vivo il suo ricordo i colleghi di Dude, creative agency milanese, hanno voluto dedicargli un torneo di ping-pong, che anno dopo anno continua a crescere.
Abbiamo chiesto a Laura Boy, Vicepresidente di Fondazione Dude, cosa direbbe Daniele se sapesse di aver ispirato un torneo benefico e – almeno in parte – la nascita di una fondazione.
“Si farebbe una risata e chiederebbe una racchetta per unirsi al gioco,” risponde Laura con un sorriso.
Il Dani Dude Pong il 15 marzo giunge alla sua quarta edizione e diventa grande. “Ma dalla nascita di Fondazione Dude i progetti sociali e culturali che già esistevano in agenzia hanno trovato nuova linfa per crescere,” continua Boy. “I nuovi progetti nascono dal nostro territorio e coinvolgono nostra industry e hanno in comune i valori come l’accoglienza, l’inclusione sociale e l’integrazione che, in questo strano periodo storico, hanno bisogno più che mai di essere sostenuti e discussi.”
Sono nati così “Ti aspetto per pranzo”, di pranzo comunitario e di condivisione rivolta agli abitanti di Giambellino con l’ambizione di stimolare il senso di comunità tra i cittadini di diverse culture ed età in un quartiere complicato e pieno di contraddizioni all’interno del municipio 6 dove fondazione Dude ha la sua sede, e “Hacking Barriers”, un modello di inclusione pensato per sviluppare le potenzialità professionali delle persone rifugiate grazie al coinvolgimento di agenzie e aziende del nostro settore e una rete di scuole per garantire loro anche una specifica formazione.
Sono progetti che renderebbero fiera qualsiasi organizzazione no profit; eppure, nascono da una realtà molto diversa, una creative agency nota per campagne uniche. “Dude non è solo un’agenzia indipendente, ma è anche un ambiente di lavoro che mette al centro la creatività e i giovani. Avere idee che escono dai canoni del fatturato è per noi piuttosto comune,” dice Laura, spiegando i motivi della nascita di Fondazione Dude. “Crediamo che guardando le cose da un punto di vista diverso, si possa fare la differenza. Nel DNA di Dude abbiamo le idee, i muscoli per realizzarle, e i brand che con noi credono nei progetti. Sarebbe stato un peccato non provarci!”
Il raggio d’azione di Fondazione Dude è molto ampio. Le aree in cui per statuto può agire vanno dalla formazione alla valorizzazione del patrimonio culturale, dalla salvaguardia ambientale alla beneficenza. Dall’organizzazione di progetti culturali alla gestione di attività sportive dilettantistiche. Nel torneo di ping pong in memoria di Daniele si riuniscono diversi di questi elementi.
“Nel progetto del Dani Dude Pong abbiamo un obiettivo di fundraising a favore di VIDAS, per dare un piccolo supporto a famiglie come quella di Daniele. L’anno scorso, ad esempio, le nostre donazioni hanno permesso di acquistare 10 letti a tre movimenti con sponde e aste sollevamalato per l’assistenza domiciliare. Lo facciamo per ricordare il nostro collega, che nella fase terminale del suo tumore è stato assistito da VIDAS, ma lo facciamo anche per contribuire a diffondere consapevolezza e promuovere la solidarietà sociale intorno allo stigma della malattia,” continua Laura.
“Questo sarà un anno di svolta per il torneo, che per la prima volta uscirà dagli spazi privati di Fondazione Dude e si sposterà al parco di Via Argelati 27, diventando un evento pubblico, aperto alla cittadinanza. Una vera e propria festa di quartiere, tra musica cibo e intrattenimento.
Le attività saranno gratuite, ma ogni panino o birra consumata ci aiuterà a raccogliere fondi per VIDAS.
Grazie alla forza moltiplicativa di Fondazione, abbiamo coinvolto alcune realtà sociali del nostro municipio a collaborare con noi per trasformare l’evento in una giornata unica. Daremo un palco ai gruppi del Barrio’s di Barona, che suoneranno live, e per i più piccoli ci sarà un intrattenimento dedicato. Ma si potrà anche partecipare ad un’attività di ascolto riguardo al futuro del parco, un nuovo punto di partenza per il prossimo progetto.
Il torneo naturalmente sarà sempre al centro, coinvolgendo quest’anno 30 squadre che si sfideranno su 8 campi, grazie all’attenta supervisione degli arbitri della FITET. Ci sarà anche un campo libero per i passanti che vorranno mettersi alla prova,” conclude Laura. “Ogni anno siamo supportati da moltissimi partner privati che credono fortemente nel nostro progetto e sposano la nostra causa. Quest’anno la soddisfazione più grande arriva dal comune di Milano e da Fondazione Cariplo, che patrocinando l’evento hanno dimostrato il loto coinvolgimento attivo nell’iniziativa”