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Federica, 38 anni, originaria di Roma, ha vissuto un periodo in Spagna e da 23 anni abita a Milano. La sua storia da volontaria con VIDAS inizia quasi per caso, ma è diventata una parte fondamentale della sua vita.
“Ho conosciuto un’infermiera domiciliare di VIDAS durante un corso e ho sentito parlare di questa associazione più approfonditamente quando ho frequentato un master in tanatologia all’Università di Padova. Dopo questa esperienza, ho cercato meglio e ho scoperto che VIDAS era vicino a casa mia. Ho pensato che mi sarebbe piaciuto entrare nel vivo delle cose che fa, così mi sono candidata per diventare volontaria, partecipando al corso alla fine dell’anno scorso.”
Federica ha un percorso di studi e professionale molto variegato. “Come formazione di base ho studiato mediazione linguistica e culturale, specializzandomi in Japanese Studies, ma la mia vita lavorativa ha preso tutt’altra altra direzione. Ora mi occupo di contabilità per due piccole aziende.”
Nonostante il suo lavoro attuale sia molto diverso dai suoi studi, Federica ha sempre avuto una passione per i temi legati alla cura e alla spiritualità; da circa 10 anni pratica meditazione. “Una mia amica mi ha consigliato il master in tanatologia, sapendo che i lavori che facevo non erano in linea con le mie passioni. Abito queste due vite: in una faccio quadrare conti e bilanci, nell’altra approfondisco gli aspetti più umani e nascosti del corpo e della mente.”
Il corso per volontari in VIDAS ha rappresentato per lei un’importante svolta. “Il corso è stato ben strutturato e pensato, con una buona parte teorica. In particolare, ho trovato molto utili gli incontri di condivisione e gli esercizi di gruppo, sono tra i momenti che ho apprezzato di più”.
Federica racconta con entusiasmo la sua esperienza in VIDAS: “Vado nell’hospice per adulti Casa VIDAS una mezza giornata a settimana, solitamente il mercoledì. Sono affiancata da un tutor, Paolo. Una persona speciale e di grande esperienza, essendo volontario da 25 anni. Avere accanto lui e sentirmi parte di un’equipe mi ha dato molta sicurezza. È un ambiente meraviglioso, dove mi viene ormai naturale superare anche la mia innata timidezza. Qui ho incontrato persone di tante età, dai 18 ai 90 anni, ospiti e familiari. Condividere del tempo con loro è sempre molto intenso e arricchente. Ogni momento è prezioso per guadagnare un attimo di serenità, per questo, ad esempio, abbiamo istituito l’aperitivo del mercoledì, che spezza la mattina e offre l’occasione per chiacchierare un po’.”
Certamente il carico emotivo di questo tipo di volontariato si fa sentire, “ma superate le difficoltà iniziali mi fa provare una grande gioia.
Imparare ad essere veramente umani è una delle lezioni più importanti che ho ricevuto facendo volontariato.
Alcuni amici e familiari sono perplessi e si chiedono se non sia troppo difficile o triste. Rispondo che avvicinarsi alla dimensione della fine della vita è una delle cose più sagge che possiamo fare come esseri umani. Aiuta a capire cosa è veramente importante.”
E alla fine il sentimento prevalente riguardo alla sua esperienza di volontaria è la gratitudine: “Per me VIDAS rappresenta non solo un impegno, ma una missione. Mi ha insegnato a vivere il presente e a proiettarmi nel futuro con fiducia. È un’esperienza che mi ha arricchito profondamente e per la quale sono immensamente grata”.
VIDAS può contare su 391 volontari attivi tra ambito assistenziale e ambito di promozione e raccolta fondi. I volontari sono da sempre una delle colonne portanti di VIDAS e grazie alle quasi 7000 ore di disponibilità all’anno offrono un aiuto preziosissimo alle nostre équipe multidisciplinari e all’area Eventi. Grazie!