Abbiamo iniziato quasi per gioco più di due anni fa. Volevamo offrire ad alcuni pazienti del long day una giornata diversa a contatto con gli animali. Un veterinario amico ci ha dato il nome di Silvia e Milo. Ricordo ancora lo stupore, quando dopo esserci presentati come Vidas, si sono offerti con un incredibile entusiasmo di ospitarci a pranzo, un folto gruppo tra pazienti e volontari. Così è nato quello che poi sarebbe diventato un cammino insieme a due e quattro zampe. Ora sono un appuntamento fisso e atteso il martedì e venerdì e mi piace pensare che Casa Vidas sia anche casa loro.
Sono già trascorsi 2 anni da quando abbiamo fatto il nostro primo ingresso all’hospice Casa Vidas.
Abbiamo trascorso dei momenti splendidi insieme alle famiglie, ai pazienti e agli operatori.
Ci piacerebbe ripercorrere alcuni momenti anche con le immagini per commentarle con voi…Ci facciamo viziare. Quando arriviamo spesso troviamo gli ospiti che ci fanno trovar pronta la
colazione… Sono dei bei momenti per rafforzare il rapporto tra noi. Il pensiero e il gesto di ricordarsi di noi, di cercare qualcosa che ci piace, fa sì che l’ospite si occupi ancora di un altro, si senta ancora utile.A volte basta il contatto per darci un po’ di conforto, non c’è bisogno di parole tra noi. Stiamo vicini e il cuore si scalda.
Ma la pet therapy, la presenza dei cani in struttura, significa anche gioia, convivialità. Riscoprire la voglia di stare insieme e di condividere storie e racconti che ci accomunano. E allora ci ritroviamo con i volontari, gli ospiti e il personale sanitario a scherzare e raccontare.
Si creano dei legami tra gli ospiti che trovano con Toffy (in questo caso) un motivo di interesse comune. Volevano spazzolarlo al meglio e insieme controllano il lavoro svolto: direi ottimo e anche Toffy sembra molto soddisfatto!
I cani possono accedere anche nelle stanze per poter andare a trovare anche chi non riesce ad alzarsi dal letto. Nessuno è escluso, tutti possono coccolare e avere conforto da una visita. I nostri cani riescono sempre a strappare un sorriso.
Non dimentichiamoci le porcelline d’india: Happy e Trilli. Loro sono piccine ma riescono a portare tanta gioia. Qui il marito sta spiegando alla moglie che ha paura degli animali come carezzarla. Questa è stata una prova di coraggio. Ora la moglie va in giro con questa foto nel portafoglio per mostrare a tutti che ha superato la sua paura per gli animali. Una vittoria!
Siamo anche pronti a festeggiare. Qui ad Halloween, Moka andava in giro con i ragnetti in testa per fare “dolcetto o scherzetto”….
Eh sì, perché si può ancora festeggiare!
Gli animali possono essere una grande risorsa, ci fanno sentire amati, ci fanno condividere e creano legami. Sono fonte d’amore.