“Il nostro generale prussiano”, così affettuosamente a volte l’ho definita. La stessa Luisa che quando toglie la divisa, abbassa l’occhiale e la guardia ti scalda il cuore con la sua sensibilità. Prima dell’estate ci aveva raccontato come è nata l’idea dell'”aperitivo per tutti“, oggi ci parla di questo particolare gemellaggio Italia-Perù…
Un giorno Monica mi dice che l’indomani sarebbe stata in turno con me: il giorno dell’aperitivo in Hospice. Decidiamo di portare gli ingredienti per degli stuzzichini patriottici: mozzarelline, olive e pomodorini. Il mercoledì siamo intente ai preparativi nella cucina della degenza quando Susana, una delle Oss peruviane, ci suggerisce di fare anche degli stuzzichini con due pomodorini con la mozzarella in centro, i colori della bandiera peruviana. Così abbiamo offerto ai nostri ospiti un aperitivo rappresentativo dell’anima Vidas, del gemellaggio con una mission comune che unisce mani e cuori.
Le 16 operatrici socio sanitarie operanti in Casa Vidas sono tutte di origine latino americana, due venezuelane e ben 14 peruviane. Una scelta credo dettata dalla dolcezza dei modi e della lingua, dalla cultura dell’accudimento e della morte.
Anche dall’incontro di culture, speranze, sogni e bisogni diversi credo sia nata Casa Vidas un luogo che lega chi vi opera sotto l’egida di una terza bandiera, forse incolore ma tanto avvolgente che è quella della meravigliosa filosofia delle cure palliative che mette al centro la persona nella sua globalità e si basa sull’accoglienza, la cura, il rispetto, la dignità, l’ascolto, la condivisione.