Come promesso, ecco il primo racconto dal progetto di Medicina Narrativa. La nostra Lingua Madre ci fa sentire a casa… in particolare nelle situazioni di difficoltà va dritta al cuore e ne spalanca le emozioni… e se per qualche motivo le blocchiamo… prima o poi con la loro forza devastante riemergeranno quando meno ce lo aspettiamo… Susana, una delle OSS di Casa Vidas ci racconta tutto questo attraverso un avvenimento che l’ha vista protagonista.
Vi racconto un episodio vissuto in hospice qualche anno fa.
Era nel turno del mattino, suona un campanello, vado a rispondere. Nella camera si trovano 2 ragazzi: un maschio di 20 e una femmina di 16 anni. Nel letto una signora di circa 50 anni, dell’Ecuador. La paziente sta morendo: erano gli ultimi atti respiratori. I ragazzi avevano chiamato perché vedevano il respiro cambiato.
Mi chiesero cosa stesse succedendo: erano consapevoli della terminalità della mamma. Spiegai loro che sarebbero stati gli ultimi respiri e che se avessero voluto potevano avvicinarsi per accompagnarla. Il ragazzo rimase immobile ai piedi del letto, mentre la figlia scoppiò in un pianto sconsolato e abbracciando la mamma disse in spagnolo: “mamita, no, no, nos dejes, mamita no nos abandones, mamita linda te ruego, te imploro no, nos dejes solos…”.
Sentire quelle parole nella mia lingua madre, parole che esprimevano tanto dolore e disperazione, mi aveva colpito nel profondo e sentivo le lacrime che scendevano dai miei occhi. Un momento che non auguro a nessuno: sentivo il mio cuore piangere e i miei occhi lo accompagnavano. Tentai di ragionare e mi dissi: “Calmati, non puoi! Loro hanno bisogno di qualcuno che li sostenga, non puoi mostrarti fragile, così non puoi aiutarli”.
Sono uscita per qualche secondo, ho cercato di controllare le mie emozioni, mi sono asciugata gli occhi e sono rientrata in camera per rimanere vicino a loro.
Nel pomeriggio, nella tranquillità della mia casa, mi ritornò in mente tutto l’accaduto e scoppiai in lacrime.
Mi chiedo come mai con altri pazienti non abbia provato la stessa intensa emozione…
Qualcuno mi ha detto poi che la Lingua Madre è la Lingua delle emozioni… ed è stato proprio così.