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21 Ottobre 2023

INCONTRO
Il Festival culturale di VIDAS

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Il Festival – seconda edizione

Due giorni di dialoghi, riflessioni, laboratori e performance al Teatro Franco Parenti intorno all’idea forte dell’INCONTRO, inteso nelle sue molteplici sfumature. Incontro che è alla base della relazione di cura tra gli operatori VIDAS e le persone con malattie inguaribili assistite ogni giorno.

Tema di questa edizione è viveremorire come ciclicità di due elementi legati indissolubilmente e fondamento del nostro esistere come individui e comunità.

Riscoprire la finitudine come orizzonte e risorsa, cambiare il punto di vista, accogliere la fragilità, riconoscere la bellezza del darsi tempo, lasciare andare qualche certezza.

Il coraggio di guardare ciò che tendiamo a fuggire per riscoprire il valore dell’essere vivi. 

Rivedi gli incontri del 21 – 22 ottobre

Sabato 21 ottobre

Convivio
In-stabilitas
Con Salvatore Natoli, filosofo, e Andrea Loreni, funambolo
Conduce Valeria Cantoni Mamiani, formatrice e fondatrice di The Why Way

Prendere il caffè chiacchierando con il filosofo Salvatore Natoli e con Andrea Loreni, unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze.

Un dialogo per e con il pubblico sul filo della perdita delle certezze, fisiche, affettive, psicologiche, lungo le varie età della vita. Mettere in crisi le nostre ambizioni di sicurezza e esplorare la radice delle nostre paure verso tutto ciò che è mutevole e così profondamente umano. Per accogliere il cambiamento e la precarietà che ne deriva, ricercare l’equilibrio nella nostra in-stabilità.

Dialoghi
Il tempo paziente
Con Gabriella Caramore, autrice e saggista, e Paolo Milone, psichiatra e autore
Modera Veronica Notarbartolo, presidente Fondazione Marzotto, comitato scientifico VIDAS

Il nostro tempo ha come misura la fretta, l’urgenza, l’incapacità di sostare, di mettere dimora presso le cose. La pazienza sembra inattuale eppure così necessaria.
Occorre però uscire dal pregiudizio che la considera un atteggiamento remissivo, rinunciatario, debole, malinconico. ‘Pazienza’ deriva dal greco ‘pathos’, che è alla base sia del patimento sia della passione (anche amorosa). È attenzione vigile al patire di chi soffre ed esercizio che nutre la passione tenace per tutto ciò che è vita. 


Dialoghi
Guardare la terra dalla luna
Con Umberto Guidoni, astronauta, e Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice

Osservarci dallo spazio, da una distanza che mette tutto in prospettiva – guardare noi stessi, il mondo in cui viviamo – può mutare la percezione dell’esistenza stessa? Le sue dimensioni, il nostro ruolo nel mondo, la piccolezza di ogni nostro agire e patire.  Un viaggio al di là dei confini terrestri, dove la prospettiva cambia, con gli occhi di un uomo che ha danzato con le stelle, e di una filosofa che alza lo sguardo per ampliare la visione, per passare dall’ ‘io’ al ‘noi’ e dal noi al cosmo.


Dialoghi
Raccontare l’indicibile. Vivere e morire sui fronti dell’emergenza

Con Annalisa Camilli, giornalista di Internazionale, e Franco Pagetti, fotoreporter
Modera Giangiacomo Schiavi, editorialista Corriere della Sera, comitato scientifico VIDAS

Due reporter che attraversano contesti di emergenza raccontano, con parole e immagini, l’inenarrabile a cui spesso siamo assuefatti. Vita e morte, resilienza e fragilità, si alternano negli scenari di guerra e nell’emergenza umanitaria. Recuperare la nostra umanità come antidoto all’acquiescenza o, peggio, all’indifferenza.


Lezioni magistrali
Lasciare che le cose accadano. L’intelligenza organica

Con Stefano Mancuso, botanico e saggista
Disegno live di Michele Tranquillini

La natura vegetale è maestra nell’insegnarci la circolarità dell’esistenza. Il vivere e il morire sono compresenti nel passaggio delle stagioni, dove ogni foglia che cade nutre il germoglio che rifiorirà a primavera. Uno scienziato dallo sguardo poetico, ci aiuterà a vedere il mondo delle piante con occhi nuovi e il loro sapere organico grazie al quale prosperano, comunicano, muoiono e rinascono, in un ritmo che non ha bisogno di controllo. Semplicemente accade. E ogni volta è un’epifania.

Una prospettiva rivoluzionaria sul pianeta e sull’umanità che lo abita in una nuova relazione che ci fa essere coabitanti e non occupanti.


Lezioni magistrali
Immortali

Con Leonardo Caffo, filosofo e scrittore
Musiche di Manuel Buda

Cosa significa morire? Non tanto “perire” ma proprio fare esperienza della morte. Rileggendo “Concetti fondamentali della metafisica” di Martin Heidegger è possibile farsi una strana domanda: Non percepirsi mortali significa essere immortali? E gli animali sono davvero incoscienti di questo limite? Cosa significa vivere la morte solo nel presente e non come possibilità dell’esistenza? Combinando questa riflessione di Heidegger con una celebre sentenza di Wittgenstein nel tractatus – “vive eterno solo colui che vive nel presente” – Leonardo Caffo costruisce una riflessione filosofica sulla coscienza come fondamento della nostra mortalità… e su un antidoto: forse possiamo davvero essere immortali. 

Domenica 22 ottobre


Dialoghi
Silenzio
Con Enzo Bianchi, fondatore Comunità di Bose, e Chiara Gamberale, scrittrice e autrice
Modera Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS

Nei silenzi appaiono le domande – le più profonde, vertigini che hanno il potere di farci incontrare con noi stessi. Ma silenzio è anche quello dell’incomprensione, quello che ferisce. Le sensibilità di un uomo di fede e di una scrittrice che ama conoscersi e conoscere gli altri si incontrano sulla soglia nella quale le parole lasciano spazio a un altro linguaggio, quello della profondità, dell’amore, della presenza all’altro. È dal silenzio che può nascere la parola acuta e penetrante, luminosa e capace di consolare, utile a comprendersi.


Dialoghi
Umano e non umano. Convivere con una nuova forma di intelligenza
Con Nello Cristianini, professore di Intelligenza Artificiale, Università di Bath, e Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente VIDAS

Viviamo uno scenario mutevole in cui la domanda sul rapporto tra umano e digitale apre a questioni etiche importanti, da indagare e non semplicemente demonizzare. Un fisico esperto di Intelligenza Artificiale esplorerà il perimetro di una convivenza possibile con le nuove macchine computazionali, diventate “intelligenti senza pensare in modo umano”. 


Dialoghi
Corpo mio, (im)perfetta bellezza
Con Daniele Cassioli, atleta paralimpico, Giada Lonati, medico palliativista e direttrice sociosanitaria VIDAS, e Aureliano Stingi, ricercatore in cancer biology e divulgatore

La società ci richiede livelli sempre più alti di prestazione: sul piano estetico, sociale, professionale. Siamo bombardati dalla rappresentazione del corpo come macchina perfetta che non ammette debolezza e imperfezioni. Ma è proprio dalla vulnerabilità che nasce la capacità di ascolto, empatia e spinta a superare i nostri limiti.

Edizione passata

La prima edizione del Festival Incontro è stata inaugurata l’anno scorso in occasione dei 40 anni di VIDAS.

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