“Quattro anni fa, durante un’esperienza di volontariato in un ospedale di Haiti, ho capito che volevo fare questo nella vita“. A parlare è Giulia, studentessa di Infermieristica pediatrica che fino ad allora pensava di andare a insegnare Lettere Classiche. “Grazie al tirocinio di VIDAS ho capito come lo voglio fare. La visione di VIDAS, la volontà di curare la persona a 360°, anche al di fuori dall’ambito prettamente medico, mi ha colpita tantissimo. Direi che è stata senza dubbio una delle esperienze formative più importanti della mia vita.”
A Priscilla, Mavi, e a tutto il personale e le persone che fanno parte di CSB,
Vi scrivo queste righe durante il mio ultimo turno di notte sapendo di correre il rischio di risultare eccessivamente prolissa, nonché un filo melodrammatica o melensa forse. Ma ci tenevo a lasciarvi qualcosa in più di un messaggio su whatsapp e allo stesso tempo mi creava
troppo imbarazzo dirvi queste cose di persona…
Ogni tanto mi capita di ripensare al liceo e alle lezioni di greco e italiano. La figura retorica che mi piaceva di più quando studiavo letteratura era l’ossimoro e h ancora impressa nella mente la spiegazione della mia prof e di come allora rimasi affascinata dalla capacità che hanno due opposti di creare tanta bellezza.
Nonostante io abbia visto solo una minuscola parte di quello che fate, mi pare che di opposti qui, e in quel mondo che sono le cure palliative di cui non sapevo praticamente nulla, ne convivano parecchi. E sono in grado di generare tante cose belle, anche se non senza fatica.
Questo tirocinio per me è stata la spinta di cui avevo bisogno. Una dele esperienze più stimolanti, specialmente a livello umano, fatte in questi 3 anni e che spero di riuscire a portare sempre con me in futuro, a prescindere dal posto in cui lavorerò. (Sempre che riesca a laurearmi!).
Siete stati tutti, dal primo all’ultimo, le persone più accoglienti che mi sia capitato di incontrare fino ad ora nel magico mondo sanitario.
Grazie per aver accolto sempre a braccia aperte, col vostro modo di essere e di lavorare, tutte le paure e le insicurezze che prova chi come me è “in formazione“. ..proprio nel senso che sta cercando di capire che forma assumere nella vita professionale e, soprattutto, nella vita in generale.
Anche per questo il vostro tempo – e la vostra infinita pazienza – sono il regalo più prezioso che ci portiamo a casa dopo ogni tirocinio. E il periodo trascorso qui, per quanto possa sembrare strano, per me è stato un vero sollievo. Casa Sollievo Bimbi di nome e di fatto, almeno nel mio
caso.
In bocca al lupo per tutti i vostri progetti futuri, dentro e fuori queste mura!