Quando l’equipe domiciliare chiede l’attivazione di un volontario per un paziente e la sua famiglia la mia collega Federica, conoscendo bene quelli che chiama i ” miei ragazzi”, cerca di abbinare chi ritiene più giusto per quella unica assistenza. Il racconto di Stephanie ci fa entrare nella casa, nella camera, nell’ intimo di Lara e di suo marito e mostra il “pezzetto” di storia che hanno vissuto insieme in quello straordinario rapporto che può nascere che non è amicizia, non è parentela ma é poter essere se stessi.
Stephanie ha certamente scelto l’abito giusto per Lara…
Prendo al volo il cappotto e riparto verso casa di Lara (nome di fantasia). Ho appena ricevuto la telefonata di suo marito Claudio (nome di fantasia) e ripercorro la strada che avevo già percorso questa stessa mattina per andare da lei come facevo settimanalmente ormai da quasi tre mesi. Lara non c’è più. Mentre cammino con passo svelto mille ricordi riaffiorano alla mia mente. Insieme eravamo brave a trasformare ogni nostro incontro in una stupenda fuga e con le nostre conversazioni andare fuori da quella stanza e lontano dal quel letto.
Eccomi sono arrivata. Claudio mi apre la porta e basta uno sguardo per dirci tutto. Lui parla mentre ci dirigiamo verso la camera dove ero stata fino a poche ore prima. Ma ora è diverso, ora è tutto più sereno e tranquillo. Guardo Lara e la trovo bella come sempre. Claudio mi racconta. È provato ma contenuto nel suo dolore e mentre lo ascolto in cuor mio sento che le cose sono andate così come dovevano andare: loro due insieme nella loro casa.
Forse è meglio che vada ora. Questo è un momento forte ed intimo e non voglio intromettermi troppo ma prima di partire Claudio mi chiede un’ultima cosa: di aiutarlo a scegliere il vestito per Lara. Sono tanto sorpresa, è una scelta molto personale, ma allo stesso tempo mi sento onorata e rispondo ovviamente di sì. Mi sono ricordata di quel giorno in cui lei mi aveva chiesto di tirarle fuori alcuni vestiti perché voleva farmeli vedere e raccontarmi degli aneddoti. Ho seguito come un filo d’Arianna alcune delle sue scelte di quel giorno cercando poi nei vestiti alcuni aspetti che conoscevo di Lara: una donna elegante e raffinata che amava i fiori ed che era sempre stata attenta ai dettagli. Mano mano con Claudio scartiamo i modelli: troppo banale, troppo colore, non abbastanza elegante… ma alla fine l’abbiamo trovato. So che le piaceva in modo particolare. Un lungo abito scuro, elegante e finemente decorato con ricami floreali ed impreziosito da splendidi bottoni dorati. Era perfetto per Lara.
Riprendo il cappotto ed eccomi di nuovo per strada. Il mio mio passo è più lento e la mia mente più quieta, e tra me e me ringrazio Lara per questo ultimo saluto così speciale.