In questa sezione dedicata alle Frequently Asked Questions trovi le risposte ai dubbi che più di frequente emergono rispetto ai nostri servizi di assistenza e a ciò che VIDAS fa: di seguito puoi cliccare su una categoria per leggere le domande specifiche di quella sezione. Puoi anche effettuare una ricerca su argomenti specifici a cui non hai trovato risposta e contattarci tramite il form in basso in caso di bisogno di assistenza.
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La scelta dei farmaci utilizzati nelle cure palliative dipende dall’intensità e dalla durata del dolore e include antinfiammatori, oppiodi e altre tipologie che possono contribuire al controllo di questi sintomi, tra cui i farmaci cannabinoidi.
L’obiettivo delle cure palliative è garantire una migliore qualità di vita alle persone affette da malattie inguaribili, sostenendo anche la famiglia, riducendone il livello di sofferenza e di dolore, sia fisico sia psicologico.
Si ricorre alle cure palliative quando un paziente è affetto da una malattia per la quale nessun tipo di terapia è in grado di portare ad una guarigione. In questi casi ci si prende cura del malato inguaribile nella sua globalità, allo scopo di garantire a lui e alla sua famiglia la migliore qualità di vita possibile nel tempo che resta.
La sedazione palliativa per mezzo di oppioiodi, in particolare della morfina, ha diversi effetti collaterali, che includono la possibilità di creare dipendenza. Questi rischi possono essere tenuti sotto controllo ricorrendo a prescrizioni adeguate alle specifiche esigenze del paziente.
Non esiste una durata predefinita, dato che le cure palliative vengono adattate alle specifiche esigenze di ciascuna persona malata, a seconda delle sue condizioni cliniche, piscologiche e del suo contesto sociale e familiare.
Le cure palliative pediatriche cominciano per i bambini con life-limiting-conditions spesso già al momento della diagnosi, essendo affetti da patologie inguaribili che condurranno inevitabilmente a una morte prematura, anche se in un tempo molto variabile e non sempre facilmente prevedibile. Nell’approccio terapeutico occorre poi tenere conto anche del periodo evolutivo in cui si trova il bambino o l’adolescente.
Possono accedere alle cure palliative i malati di ogni età, affetti da una patologia cronica in fase avanzata e/o progressiva per la quale nessuna terapia è più in grado di condurre alla guarigione (tecnicamente a prognosi infausta). È necessaria la condivisione dell’avvio del percorso di cura da parte del nucleo famigliare, in particolare dal caregiver e, se possibile, da parte del malato, oltre alla valutazione da parte del Medico di Medicina Generale e dallo specialista che ha in cura il malato.
Al colloquio di accoglienza è necessario presentare i seguenti documenti: una relazione clinica recente, una fotocopia della carta d’identità e della tessera sanitaria entrambe fronte/retro e la ricetta rossa del medico (non indispensabile in quanto può farla un medico VIDAS in occasione della prima visita).
Sì, se ha rilasciato un consenso informato o se ha redatto prima della malattia le DAT.
Migliora la sua qualità della vita perché viene trattato il dolore attraverso farmaci per il controllo e l’eliminazione dei sintomi e di un complesso integrato di accertamenti diagnostici, prestazioni mediche specialistiche, infermieristiche, riabilitative, psicologiche, somministrazione di preparati di nutrizione artificiale; inoltre, prestazioni sociali e sostegno spirituale che ricoprono l’intera sfera sanitaria, sociale e affettiva del paziente e del suo nucleo famigliare.
Le cure palliative si applicano a qualsiasi malattia inguaribile (ovvero una condizione che comporta elevato rischio di mortalità, che impatta negativamente con la qualità di vita e sulle attività quotidiane e/o è gravoso per i caregiver in termini di sintomi, trattamenti e stress), soprattutto in prossimità del fine vita, che causi una sofferenza grave correlata alla salute della persona malata, che ne compromette l’equilibrio fisico, sociale, spirituale ed emozionale e non può essere alleviata senza l’intervento medico.
Per richiedere assistenza domiciliare in cure palliative è necessario effettuare un colloquio di accoglienza con l’Unità Valutativa di VIDAS, premessa fondamentale per individuare le modalità di cura e il setting (domicilio, degenza e day hospice) più appropriati per ogni paziente e per la sua famiglia.
No, VIDAS fornisce gli ausili necessari e si occupa anche del loro trasporto presso l’abitazione del paziente, nonché della sanificazione dopo l’utilizzo.
La Legge 38/2010 sancisce che l’assistenza domiciliare in cure palliative è un diritto del malato inguaribile e come tale deve essere gratuita.
Durante il colloquio di accoglienza gli assistenti sociali dell’Unità Valutativa individuano con il paziente e/o la sua famiglia la tipologia di assistenza più appropriata, sulla base della natura e priorità dei loro bisogni clinico-assistenziali.
L’infermiere sarà il supporto del nucleo familiare durante tutta l’evoluzione della malattia, aiutando anche il caregiver a prendersi cura del proprio caro.
Su segnalazione della famiglia è possibile avviare un percorso di cura anche per pazienti dichiarati incapaci di intendere e di volere.
La frequenza dipende dalle condizioni cliniche del paziente: di norma è prevista una visita programmata del medico almeno una volta la settimana, ma l’intensità assistenziale si declina sui bisogni del nucleo paziente/famiglia. È inoltre sempre garantita disponibilità medico-infermieristica telefonica, 24 ore al giorno.
Medico e infermiere dell’équipe domiciliare hanno reperibilità telefonica 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e sono l’interlocutore primario per l’assistenza del paziente.
Nel 2019 è nato il progetto pilota denominato “Progetto Fragilità”, ossia l’attivazione di un’assistenza domiciliare per i pazienti Cronici Complessi Fragili. Il progetto prevede la costruzione di una rete che comprende anche l’ospedale inviante e che permette una presa in carico globale da parte di un’équipe multidisciplinare, la reperibilità medico-infermieristica h24, un monitoraggio telefonico costante e un’intensità di visite domiciliari variabile in base al quadro clinico. È prevista inoltre la collaborazione con i Medici di Medicina Generale (MMG) e la disponibilità di specialisti di branca per consulenze specifiche, nonché di volontari esperti nella “relazione di aiuto”.
Per comprendere meglio quali servizi sono disponibili attraverso la medicina a distanza, è necessario suddividerla in tre macrocategorie: Telemedicina specialistica, Telesalute e Teleassistenza.
Non è fissato un tempo prestabilito di degenza in hospice: può essere un ricovero di accompagnamento del paziente al fine vita, ma anche un ricovero volto a dare sollievo al familiare caregiver del malato per un breve lasso di tempo. Quando possibile, il paziente viene assistito al suo domicilio, ricevendo le cure continuative e professionali delle nostre équipe e continuando a vivere con i suoi cari all’interno di un ambiente familiare.
La degenza in Casa VIDAS e in Casa Sollievo Bimbi è sempre gratuita per il malato e per i suoi familiari.
Per accedere alla degenza in hospice è necessario effettuare un colloquio di accoglienza con l’Unità Valutativa di VIDAS. Durante questo primo incontro conoscitivo, gli assistenti sociali richiedono una serie di informazioni preliminari essenziali per definire il percorso assistenziale più adeguato per il paziente e per la sua famiglia.
In Casa VIDAS le 20 camere di degenza sono tutte singole; sono poi previsti degli spazi comuni per la socializzazione dei pazienti. Casa Sollievo Bimbi è composta da sei miniappartamenti per l’accoglienza dei minori malati e di uno o più familiari. Alcuni di questi possono essere uniti tra di loro per favorire la socializzazione dei giovani pazienti, laddove l’équipe curante d’accordo con le famiglie lo ritenga necessario.
In Casa VIDAS un familiare può fermarsi anche la notte usufruendo della poltrona letto presente in camera, mentre Casa Sollievo Bimbi è attrezzata per poter ospitare l’intera famiglia del paziente in uno dei miniappartamenti.
La permanenza in hospice e il pasto sono gratuiti sia nel caso del caregiver che accompagna un paziente adulto, sia per l’intero nucleo familiare che soggiorna con un bambino o un adolescente malato.
L’hospice Casa VIDAS è dotato di 20 camere singole, tutte dotate di bagno privato e terrazzino, poltrona letto per un parente, armadio, comodino, scrittoio con sedia, un piccolo frigorifero, televisione e accesso Wi-Fi. Nella struttura sono presenti anche spazi di socializzazione come la zona pranzo, la biblioteca e l’ampio terrazzo. Anche i sei miniappartamenti di Casa Sollievo Bimbi sono dotati di un letto, un divano letto matrimoniale, dei contenitori con giocattoli, un bagno assistito, un angolo cottura con frigorifero e un tavolo per poter dare il più possibile l’idea di casa. Anche qui sono presenti ambienti condivisi, come spazi per il gioco diversificati per età, un teatrino, il bagno assistito con vasca idromassaggio con funzione di igiene e abilitativo e una palestra per la fisioterapia.
Laddove tutte le camere di degenza dell’hospice siano occupate è prevista una lista d’attesa, ma attraverso le reti locali di cure palliative si cerca di trovare con tempestività un posto al paziente in una delle strutture del territorio.
Di regola dal primo contatto all’attivazione dell’Unità Valutativa composta dagli assistenti sociali passano al massimo 24 ore. A seguito del primo colloquio viene definito il ricovero.
All’ingresso di Casa VIDAS è presente una “Stanza del silenzio”, per chi desidera trovare un momento di raccoglimento. Accanto alle camere mortuarie è poi presente una Sala Culto aperta ai fedeli di ogni religione.
Il paziente o l’avente diritto (famigliare, tutore, amministratore di sostegno etc. e/o erede) può richiedere la Cartella Clinica recandosi presso il Servizio Accoglienza di Casa VIDAS munito di carta di identità, di delega o del documento che attribuisce i poteri richiesti. Verrà richiesto di compilare un modulo a fronte del quale si potrà ritirare la cartella clinica in formato digitale entro 7 giorni.
VIDAS rispetta le scelte della famiglia nell’ambito della comunicazione, ma la accompagna nella consapevolezza, soprattutto nell’ultimo tratto dell’assistenza.
La prima accoglienza viene fatta dal medico responsabile della struttura che illustra al paziente e al familiare i servizi.
Le dimissioni protette prevedono la condivisione delle informazioni sul paziente, atta a garantire continuità delle cure, con valutazione accurata delle condizioni cliniche. Viene poi analizzato il contesto sociale della persona malata per indirizzarla al setting di cura più corretto: il passaggio programmato e concordato dall’ospedale all’hospice può essere finalizzato a un periodo di abilitazione dei familiari all’assistenza domiciliare, oppure all’accompagnamento al fine vita.
I familiari sono fondamentali per il confronto con l’équipe: un familiare può stare in camera con il paziente anche di notte e supportare lo staff nella sua cura.
I familiari dei pazienti in cura con VIDAS possono accedere a diversi servizi di assistenza, tra cui il sostegno degli assistenti sociali nella gestione dell’assistenza – incluso il disbrigo di pratiche burocratiche ad essa funzionali – un supporto psicologico in presenza e online, un servizio di orientamento al lutto e l’ausilio dei nostri volontari per la gestione di attività quotidiane e il supporto relazionale.
Il supporto psicologico è previsto sia per i pazienti sia per i loro familiari, dal momento della presa in carico e per tutta la durata dell’assistenza, così come in seguito, nella fase del sostegno al lutto.
Il supporto nelle varie fasi di elaborazione del lutto è parte integrante del lavoro di VIDAS. Esistono diverse modalità di sostegno al lutto, tra cui un supporto psicologico individuale, anche online, e un servizio di orientamento al lutto.
L’assistenza in cure palliative prevede una presa in carico globale del paziente e dei suoi familiari, ma VIDAS offre anche servizi aperti all’intera cittadinanza, come il servizio di sostegno psicologico al lutto e i servizi di segretariato sociale e consulenza medica per la Terapia del Dolore oncologico.
Affinché il malato e i suoi familiari possano usufruire di tutte le tutele previste dalla Legge 104/92, è innanzitutto indispensabile che venga riconosciuta la condizione di disabilità grave.
VIDAS è un’associazione non profit che dal 1982 si occupa di assistenza sociosanitaria alle persone affette da malattie inguaribili di tutte le età: anziani, adulti e, dal 2015, anche minori. Il servizio viene erogato sui territori di Milano, Monza e in 112 comuni dell’hinterland a domicilio, negli hospice Casa Vidas e Casa Sollievo Bimbi, in degenza e day hospice.
Il servizio di assistenza domiciliare per gli adulti è attivo solo su Milano, Monza e in 112 Comuni dell’hinterland, così come quello nell’hospice Casa VIDAS. I minori con malattie inguaribili possono usufruire della nostra assistenza in Casa Sollievo Bimbi anche se non residenti a Milano, beneficiando anche di un’assistenza domiciliare telefonica se residenti nelle zone limitrofe a quelle da noi coperta. Scopri qui dove operiamo.
Le donazioni permettono di garantire la continuità dei servizi VIDAS, che ogni anno offre assistenza a oltre 2.300 persone malate inguaribili con reperibilità telefonica 24 ore su 24, sette giorni su sette, permettendo loro di vivere il tempo che resta con dignità e senza dolore.
VIDAS garantisce un servizio di assistenza totalmente gratuita sia per il malato sia per i suoi familiari.
Per diventare volontario VIDAS è necessario superare un colloquio di selezione e frequentare il corso di formazione di base obbligatorio. Per i volontari in assistenza si tratta di un’approfondita preparazione per svolgere un compito tanto delicato di accompagnamento al fine vita, mentre per i volontari per la sensibilizzazione il corso è volto a informare sulle attività e il mandato etico di VIDAS, oltre a costruire competenze di base nella comunicazione e marketing finalizzati all’approccio di potenziali nuovi donatori.
Ci sono molti modi per aiutarci: attraverso una donazione (singola, regolare o in memoria di un proprio caro) o raccogliendo in prima persona donazioni con una campagna di raccolta fondi personale; devolvendo a VIDAS il proprio 5×1000 nella dichiarazione dei redditi; destinando un lascito nel proprio testamento; partecipando a un evento; contribuendo in un’occasione speciale (attraverso le bomboniere o i regali solidali); attivando la propria azienda o fondazione.
Puoi chiamare lo 02.72511575 oppure scrivere un’email a sostenitori@vidas.it, per revocare la tua donazione o richiedere di modificare l’importo mensile o annuale.
Le bomboniere solidali VIDAS sono personalizzabili per qualsiasi occasione speciale: il tuo matrimonio, la tua laurea, il battesimo di tuo figlio o qualsiasi altra occasione. Non c’è un numero minimo, puoi fare il tuo ordine scrivendo a promozione.sviluppo@vidas.it o chiamando lo 02725204.
Un lascito testamentario è un atto con cui si sceglie di indicare come erede (destinando l’intero patrimonio o una sua quota) o come beneficiaria di un legato (contributo in denaro e/o un bene/diritto determinato) un’organizzazione non profit come VIDAS.
VIDAS è Organizzazione di Volontariato iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, perciò le donazioni in favore della nostra Associazione beneficiano delle agevolazioni fiscali e sono deducibili o detraibili dal reddito: da persone fisiche o da enti, eccetto quelle in contanti.
I servizi erogati in accreditamento al Servizio Sanitario Nazionale sono molti, ma non coprono tutta l’offerta di VIDAS. Vengono coperti dall’accreditamento:
I servizi non coperti, invece, sono:
La sua donazione può essere utilizzata per garantire visite mediche, infermieristiche e psicologiche, per assicurare la presa in carico degli assistenti sociali, per prevedere una cura h24 da parte dell’équipe multidisciplinare per i pazienti più fragili e per contribuire all’acquisto di ausili medici o di strumenti di telemedicina.