Tra 2 mesi esatti mi sposo. Mi viene il mal di testa a riflettere sulle migliaia di cose che ancora devo fare e a cui devo pensare perché – chi mi conosce bene lo sa – sono una vera perfezionista. Nessun dettaglio sfugge al mio controllo (spero!) e ho passato l’ultimo anno a stressare chi mi ama con idee per abiti, fiori, addobbi. Una ricerca che però non ha coinvolto un dettaglio che fin da subito avevo deciso: abbinare alle mie bomboniere una donazione a Vidas.
Di per se amo la tradizione del regalare agli invitati una bomboniera, credo che sia bello lasciare un ricordo di quel giorno, qualcosa che resti. Un oggetto, certo, ma che sia anche un simbolo di qualcosa di più: un momento di gioia e soprattutto amore. Lo stesso amore che operatori e volontari Vidas mettono ogni giorno nel loro lavoro e che trasmettono ai malati e ai familiari che a loro si rivolgono.
Nel mio caso, certo, c’è un risvolto ulteriore: coinvolgere Vidas nel mio giorno speciale sarà come avere al mio fianco tutte le persone con cui condivido gran parte delle mie giornate, sapere che anche loro saranno testimoni del mio giorno più bello. E non solo, perché alcuni di loro sono stati anche materialmente accanto a me nella mia scelta, per capire insieme quale tra le tante possibilità prospettate fosse la più adatta al mio stile e come personalizzarla meglio.
Nei commenti sui social network, sul blog, sul libro delle dediche in hospice, nelle lettere ed email che riceviamo c’è una parola che ricorre spesso: angeli. Non riesco a pensare a niente di più bello di avere accanto tutti questi angeli in un giorno per me così importante.