Oltre 40 anni di storia, di esperienze, di accompagnamento. Oltre 40.000 persone assistite, accompagnate, non lasciate sole nelle fasi finali della loro vita. Oltre 200 persone in organico. Oltre 350 volontari. Oltre 2.000 persone assistite ogni anno. Oltre 70 pazienti pediatrici in carico.
Il termine “oltre” ha sempre fatto parte della storia di VIDAS, perché è proprio la voglia di andare oltre che ha alimentato il nostro cammino, che ha portato da 1 a 7 le équipe multidisciplinari, che ha spinto a costruire Casa VIDAS, prima, Casa Sollievo Bimbi, poi, entrando nel mondo delle cure palliative pediatriche, tra i primi in Lombardia. Questi anni di profonda dedizione, di amore per quanto facciamo, di passione nel far bene le cose, hanno fatto di VIDAS un centro di competenza che può e deve essere visto con senso di responsabilità, soprattutto da noi che ci lavoriamo.
VIDAS ha costruito, assieme ai cittadini del territorio in cui interviene, un legame stretto, reale. Fatto di esperienza, di presenza concreta, di fiducia, di affidamento.
Questa forte integrazione ha reso il cammino di VIDAS indissolubilmente legato alla comunità che serve, e a cui è devota. Questo legame ci dà energia, determinazione e ci responsabilizza allo stesso tempo. Ci fa capire infatti che il nostro dovere è quello di continuare a rispondere a chi chiede aiuto.
La responsabilità di VIDAS va oltre l’erogazione delle cure palliative e deve entrare ovunque ci sia la possibilità di esportare le competenze acquisite e questa voglia di agire per il bene comune.
Abbiamo il grandissimo privilegio di prenderci cura delle persone che si rivolgono a noi, e dobbiamo andare oltre ricordandoci che dobbiamo essere noi a creare le condizioni, per quanto possibile, perché lo facciano anche altri, e a stimolare il dibattito sul rispetto di chi non può guarire su tutti i tavoli possibili.
Le cure palliative nella loro accezione più completa sono una risposta all’invecchiamento inevitabile della popolazione ed al conseguente aumento delle comorbilità, offrendo una migliore qualità della vita alla persona assistita, con potenziali enormi sinergie per il sistema sanitario nazionale. Nel giro di pochi anni si renderà evidente quanto il bisogno sia drammaticamente esteso. Nel frattempo è nostro dovere continuare ad andare oltre, per essere pronti quando la sfida si presenterà, ed insieme, vincerla.
Questo articolo è tratto dal Notizario “Insieme a VIDAS”. Sfoglia l’ultimo numero QUI