Il 21 dicembre scorso abbiamo ricevuto un regalo insolito ma tanto bello che abbiamo voluto condividerlo con voi. Sonia ce lo racconta in breve…
Una originale strenna natalizia per i propri dipendenti, quella di Roberto Porta, dirigente della Schaeffler Italia S.r.l. Un incontro in Casa Vidas aperto ai lavoratori, senza particolari obiettivi, se non quello di offrire un’opportunità di scambio reciproco che è avvenuto mercoledì 21 dicembre.
Un gruppo di circa 15 persone, dipendenti dell’azienda, è venuto in visita: all’inizio una chiacchierata informale per raccontare cosa sono le Cure Palliative, qual è la filosofia di Vidas e testimoniare le diverse competenze dell’équipe. Poi un po’ di domande e risposte e infine un giro con accompagnatore in tutta la struttura, con la possibilità di proseguire il dialogo mentre si guarda, si ascolta, si respira questo luogo e, infine, un brindisi natalizio con fotografia di gruppo. Questo in due parole ciò che è avvenuto in concreto.
Tutto molto semplice.
Che cosa ci ha lasciato?
Per loro, per i nostri ospiti, lo riassume Roberto Porta nella sua lunga mail di ringraziamento di cui riporto solo un piccolo stralcio: “Ho apprezzato tantissimo lo spirito che traspare e vi anima nel portare avanti i compiti che la vostra fondazione si prefigge. Non ero venuto con lo scopo che attraverso questa visita dovesse arrivare qualche messaggio specifico ai miei collaboratori, non mi ero prefissato alcun obiettivo, solo avere la fortuna che delle persone che stimo molto senza conoscere (Voi) condividessero con noi qualche loro esperienza, qualche loro sensazione… forse emozione, non so […]. Per me (e i miei collaboratori) è stata un’esperienza importante, che non dimenticherò, compreso il brindisi finale con una fetta di pandoro. Gesto bellissimo per chiudere un momento con allegria pur avendo sfiorato il tema della sofferenza. E credo che sia così che si deve fare.”
Per Noi di Vidas e ancor più di Casa Vidas, lo scambio con la comunità civile nelle sue diverse forme (scuola, lavoro, associazioni, contesti aggregativi, eventi) è sempre fonte di nutrimento, perché la possibilità di sensibilizzare e avvicinare le persone alla realtà delle cure palliative è la vera occasione trasformativa che dà un senso ampio al nostro quotidiano impegno con i malati e le loro famiglie. Oltre tutto questo ci offre l’occasione per non chiuderci nel mondo dei soli addetti ai lavori, per non considerare il nostro mondo qualcosa di “speciale”, per aprire le porte a momenti di vero e proprio scambio tra esseri umani, sull’unica esperienza che ci tocca davvero tutti quanti.
Perciò il grazie lo diciamo noi, a Roberto e a tutti i suoi collaboratori, che ci hanno onorati con la loro presenza e la loro capacità di ascolto e coinvolgimento.
Le porte di Casa Vidas restano aperte, anche per voi!