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24.04.2020  |  Cultura

Come aiutare i bambini ad affrontare le proprie paure, anche in tempi di Covid-19

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Durante la loro crescita, i bambini devono affrontare vari tipi di paure, che si declinano in modo soggettivo a seconda della loro età, delle loro caratteristiche e delle loro famiglie: il timore del buio, dell’allontanamento dai genitori, del temporale, di andare a scuola, degli animali, dei fantasmi… Molto spesso poi questa forte emozione si intreccia con la novità e con eventi sconosciuti, come iniziare la scuola, addormentarsi da soli, imparare a nuotare… ed ecco quindi che le reazioni di paura possono essere più evidenti.

In questo articolo capiremo come riconoscere la paura nel bambino e come superarla, al fine di costruire e rafforzare la fiducia che ha di sé stesso e scoprire le risorse che può mettere in campo, in particolare in questo periodo di pandemia.

la paura nei bambini: come affrontarla

La paura del virus nei bambini

 Alle paure fisiologiche e comuni per tutti i bambini, in questo periodo si è aggiunta la paura inaspettata di un virus sconosciuto, che ha sconvolto la vita di ogni famiglia e che tutti pian piano stanno imparando a conoscere.

I bambini hanno iniziato ad essere chiusi in casa prima che si potesse avere un orientamento su quello che stava accadendo, prima che il mondo dei grandi stesse realmente capendo cosa stesse succedendo. Inizialmente questo ha portato i bambini a sviluppare un senso di paura senza un nome definito. Infatti, sono stati osservati momenti di paura e di panico in bambini che non avevano mai avuto sintomi di questo tipo mentre i bambini che manifestavano già alcuni timori hanno visto un acutizzarsi dei sintomi con una conseguente richiesta di attenzione. Questa intensa emozione merita uno sguardo attendo dei genitori, ed eventualmente di un esperto, quando impedisce l’impegno nei compiti quotidiani di un bimbo o diventa ostacolo alla sua maturazione oppure quando si protrae perturbando per molto tempo la normalità della vita.

Identikit della paura. Come riconoscerla?

Quando i bambini hanno paura reagiscono coinvolgendo tutto il corpo ed esplicitando l’emozione in modo diretto attraverso una serie di azioni:

Quando un bambino ci consegna la sua paura attraverso tutti questi comportamenti, significa che si fida di noi e si aspetta che noi sappiamo mettere in campo le azioni necessarie per custodirla e averne cura. Oggi i bambini si aspettano che i più grandi possano riconoscere insieme a loro che la situazione fa paura a tutti, senza vergognarsi o dire frasi del tipo: “non c’è niente di cui aver paura”, “adesso mi sembra che tu stia esagerando”, che hanno il solo effetto di impedire al bambino di sentirsi ascoltato e di parlare ancora.

In alcuni casi la paura può essere silenziosa, allora è importante che noi adulti ne cogliamo i segnali:

In questi casi i più grandi possono avvicinarsi al bambino aiutandolo a riconoscere la propria emozione e ad esprimere ciò che lo preoccupa.

Ingredienti per aiutare i bambini ad affrontare la paura: la torta di coraggio

#1 – L’abbraccio

Quando un bambino oggi lancia il suo S.O.S. per annegamento da paura, il primo salvagente speciale che lo mette subito in salvo è l’abbraccio. Quando un bambino viene abbracciato dalla mamma, dal papà o da un adulto per lui significativo si sente immediatamente al sicuro anche se è in mezzo alla sua tempesta emotiva. Le braccia che avvolgono parlano più di mille rassicurazioni. Lo fanno sentire compreso e amato malgrado tutta la sua confusione. Nell’abbraccio il bambino trova una roccia sicura cui poggiarsi per riprendere fiato. Piano piano il battito del suo cuore rallenta, le mani si scaldano, i muscoli si distendono. Ritrova le energie necessarie per esplorare il significato di ciò che prova e di ciò che gli succede.

#2 – L’ascolto empatico

Un altro ingrediente della “torta di coraggio” è l’ascolto empatico: dar voce e significato al vissuto di paura con frasi quali “mi sembra che tu sia spaventato…”, “hai ragione ad aver paura perché…”, “anche io ho un po’ paura sai quando…”  permette al bambino di sentire con chiarezza ciò che prova vivendolo come legittimo. Inizia così a percepire la sua paura non come una ignota minaccia da sconfiggere, ma come un’amica da imparare a conoscere. Come ogni amica o amico anche la paura ha i suoi pregi e i suoi difetti, se il bambino li conosce impara piano piano a vivere una relazione efficace con le sue paure.

#3 – La narr-azione

L’ultimo ingrediente che completa la nostra torta di coraggio è la narr-azione. Il linguaggio di tutti i giorni non aiuta un bambino che ha bisogno di esprimersi in merito a come si sente. La fiaba, invece, ha un potere magico. La narr-azione permette al bambino di esprimersi attraverso una globalità di linguaggi espressivi proprio perché viene concepita come racconto attivo: la fiaba viene ascoltata attraverso la musicalità della voce narrante, prende vita attraverso la drammatizzazione, si trasforma in colori e forme attraverso la pittura gestuale. Una stessa storia può essere così vissuta con il corpo, con la voce, con i sensi, con la mente.

Creare spazi per narrare la paura permette al bambino di simbolizzarla attraverso un processo di identificazione con il protagonista della storia e ne rafforza la resilienza personale. La compartecipazione di tutto sé stesso all’avventura del personaggio principale rafforza nel bambino il sentimento di fiducia nella propria possibilità di affrontare e superare le paure.

La paura in generale e oggi quella del Covid-19 la si può narrare leggendola, giocandoci, dipingendola… c’è un solo elemento essenziale: la passione e il divertimento con cui lo facciamo.

Che occasione la paura!

La paura che i bambini vivono oggi per questo virus diventa un’occasione per noi adulti di riconoscerci, di riscoprire il bambino che c’è in noi, di fermarci e accogliere la nostra paura, la nostra vulnerabilità, le nostre domande profonde, senza vergognarcene, senza reprimerle o dissimularle, bensì ricomponendole in un orizzonte di senso più ampio. Come nell’antica arte giapponese del kintsugi, in cui le fratture di un oggetto vengono riparate con l’oro, rendendolo unico e ancora più prezioso di prima.

La paura dei bambini ci permette anche di riscoprire la bellezza del giocare, dello stendere i colori, del cantare, del danzare, del lasciarci andare alla parte creativa che ciascuno possiede, che altro non è che “una intelligenza che si diverte” (Albert Einstein).

Libri, film e altri consigli per affrontare la paura con i bambini

Concludiamo con qualche consiglio per imparare a conoscere e affrontare la paura a seconda dell’età del bambino.

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