L’8 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della fisioterapia, già dal 1996. Si tratta di una giornata che ha l’obiettivo di avvicinare la fisioterapia ai cittadini e agli altri professionisti sanitari.
Ma perché la fisioterapia è importante nelle cure palliative? Ne abbiamo parlato con Lucia Moneta, Fisioterapista e responsabile dell’Area riabilitativa di VIDAS.
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“La fisioterapia nelle cure palliative ha l’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente mantenendo la mobilità residua il più a lungo possibile,” spiega molto chiaramente Lucia. “Convive con il cambiamento del corpo e plasma il suo intervento cercando di mantenere e migliorare l’autonomia rallentando il più possibile la perdita della funzione.”
Lavorando in équipe, il fisioterapista deve avere uno sguardo a 360 gradi che capisca e comprende quali siano le esigenze, le capacità e le potenzialità del paziente.
“Negli adulti, l’intervento può spaziare da un recupero delle funzionalità motorie perdute a una valorizzazione di quelle conservate, a una prevenzione di danni secondari dovuti all’immobilità ad un adeguamento ambientale che consideri le nuove condizioni cliniche del paziente.”
L’obiettivo rimane sempre quello di migliorare la qualità di vita del paziente: “Bisogna plasmare l’intervento considerando l’evolversi della malattia e senza mai perdere la visione d’insieme data da un approccio multidisciplinare con le altre figure dell’equipe”.
La situazione varia quando parliamo di fisioterapia in ambito pediatrico. In questi casi il ruolo del fisioterapista è quello di osservare il bambino e l’adolescente muoversi, individuare i bisogni emergenti e trovare le strategie più adatte a mantenere il suo movimento, la sua attività e vitalità il più a lungo possibile.
“Laddove non c’è più movimento, noi fisioterapisti interveniamo per prevenire dolore e i danni relativi all’immobilità,” spiega Lucia, sottolineando ancora una volta l’importanza di un intervento inserito in una dimensione più ampia: “Il fisioterapista non lavora mai da solo, la famiglia e l’equipe sono sempre strettamente coinvolti in ogni fase dell’intervento e aiutano a portarlo avanti.”
Oltre che al domicilio e in degenza, VIDAS offre un servizio di attività riabilitative e fisioterapia in un altro setting: il Day Hospice, per adulti e bambini.
Nel Day Hospice di Casa Sollievo Bimbi, bambini e ragazzi gravemente malati hanno accesso alle attività riabilitative ed educative, uscendo dall’isolamento delle mura domestiche o dell’ospedale, e ritrovando anche un rapporto con fratelli e sorelle. In questo ambiente trovano tanti spazi differenti, come il teatrino, l’area giochi, la palestra per la fisioterapia e l’angolo con i divani, per ricevere una modalità assistenziale più leggera di una degenza.
L’assistenza in Day Hospice adulti e Long Day di VIDAS, invece, è pensata per accogliere i pazienti parzialmente autonomi. Qui ogni persona malata riceve in giornata l’assistenza in cure palliative di cui ha bisogno: dalla visita medica ai trattamenti farmacologici, dalle medicazioni alla fisioterapia, alle attività diversionali, potendo contare anche su psicologi e assistenti sociali, che spesso si prendono cura anche dei familiari.