La pet therapy è tra le attività più apprezzate dai nostri pazienti, che spesso chiedono di avere foto con gli animali da appendere in stanza. Anche i familiari ricordano con affetto questi momenti, che completano il servizio di assistenza in cui l’attenzione è posta sul malato come persona, non solo come paziente.
Nel 2018 una new entry ha fatto capolino tra i nostri corridoi: il pony Trilly regala attimi di felicità a pazienti, familiari e anche operatori. Lo racconta Silvia Carlini di Maith, l’associazione che da circa 7 anni collabora per sviluppare il progetto in équipe con Vidas, che ne sostiene i costi (puoi aiutarci a sostenerlo con una donazione, qua).
La pet therapy in Casa Vidas ha una nuova star: Trilly, uno splendido e simpaticissimo pony. Fin dal suo ingresso in struttura tutti si sono lasciati conquistare dalla sua dolcezza. Un primo saluto nel salone dove l’aspettano i pazienti con i loro parenti, ma anche operatori Vidas e volontari. Tutti ci tengono a fare una foto ricordo: è la prima volta che un pony entra in una struttura sanitaria. Di più, ha accesso anche alle stanze dove l’aspettano i malati che non possono alzarsi dai letti. E Trilly (come già prima di lei cani, gatti, conigli, cavie addestrati per l’attività di pet therapy) percorre docilmente i corridoi. Dietro ogni porta ci sono sorrisi e tanta emozione per l’incontro speciale.
Un’operatrice acconcia la criniera in una bellissima treccia. Un momento di pausa e qualche coccola servono a tutti per poter tirare il fiato e ricominciare.
Il lavoro che precede l’ingresso di un pony in una struttura sanitaria è davvero tanto. L’intesa e la fiducia con la sua coadiutrice Daniela si nota dalla serenità e dalla naturalezza con cui l’animale si muove per Casa Vidas e interagisce con le persone.
Appena Trilly esce dalle stanze i pazienti telefonano ai parenti a casa per raccontare l’esperienza e la domanda fissa è: “Quando torna Trilly?”. Nell’attesa, in tutte le stanze campeggiano le foto che li accompagnano fino alla prossima visita.