È tornato a fiorire il glicine e ogni volta che lo vedo non posso non pensare a te, caro prof.
Ricordo, come fosse oggi, quando ci parlasti del glicine che si arrampicava sul tuo balcone e di come attendevi la fioritura ogni primavera.
Ho sempre il timore di trovare tra i molti nomi che ogni giorno incontro un nome conosciuto e così è stato con te.
Sei entrato in Casa Vidas già senza coscienza, ho aspettato alcuni giorni prima di trovare il coraggio di venire a salutarti. Temevo di non riconoscerti e invece, nonostante gli anni e la malattia, eri rimasto tu, con i tuoi incredibili baffi e ti ho rivisto seduto in cattedra con il tuo incredibile piglio e amore per ciò che insegnavi. Ho avuto tanti insegnanti più o meno bravi ma per me sei sempre stato tu, il prof.
Penso che saresti felice di essere ricordato alla vista del glicine.