Se si dovesse scegliere un aggettivo per descrivere Federico sarebbe “riservato”. Eppure ha deciso, stupendo moglie, figli e gli amici più cari, di sbottonarsi un po’ quando ha voluto raccontare la sua storia in un post sul portale insieme.vidas, per raccogliere fondi da destinare alla nostra associazione.
Federico è arrivato in Casa VIDAS quasi per caso, “Sono entrato per stare due giorni e sistemare la terapia per il tumore metastatico alla prostata, ma gradualmente e con un certo stupore ci siamo resi conto che tornare a casa non era più un’opzione praticabile.”
Dal giorno del suo arrivo sono passati oltre due mesi: “Due mesi difficili a causa della malattia, ma anche due mesi resi belli e intensi da amici e parenti che mi hanno fatto sentire circondato da affetto. Un affetto che ho sentito anche da parte di tutto il personale di VIDAS, che si fa carico col sorriso di tutti i problemi quotidiani, rendendo la mia vita meno difficile e i miei cari più sereni.”
Un apprezzamento speciale Federico lo rivolge ai fisioterapisti, che finalmente, dopo diversi tentativi pregressi non andati a buon fine, sono riusciti a trovare il modo di raddrizzarlo o piegarlo “senza spezzarmi!”
“Nonostante la malattia, mi sono ritrovato a vivere momenti davvero speciali, tra giri panoramici in letto motorizzato, bagni di sole terrazzati… e sessioni clandestine di colomba pasquale in biblioteca. Non era buona come le torte di Gaiané [sua moglie], ma l’ho gustata appieno.” Federico racconta che addirittura ha provato gioia nelle sessioni di pet therapy, proprio lui che con gli animali non ha mai avuto un gran rapporto.
“Mi sento un privilegiato a stare qui, mi sembra di essere un paziente “di lusso”, ma questo trattamento viene rivolto a tutti, non a me soltanto, ed è un fatto speciale. E così, con l’aiuto di mia moglie e dei miei figli ho voluto lanciarmi in una nuova sfida. Non sarà una traversata con la vela, ma è altrettanto importante: sostenere Casa VIDAS nella sua missione. Per farlo ho aperto una raccolta fondi per garantire a tre fisioterapisti di continuare a fare miracoli per un anno intero. È un obiettivo ambizioso, ma non c’è gioia più grande che estendere questa magia a chi ne ha più bisogno.”
Federico e sua moglie ci tengono ad aggiungere che lo scopo della loro campagna non è solamente raccogliere risorse preziose e necessarie per far andare avanti una organizzazione che a loro ha dato tanto ma anche far conoscere certi aspetti del lavoro di VIDAS che non sono ovvi né noti a tutti.
“In VIDAS il personale è in numero adeguato a sopperire ai bisogni dei pazienti, i protocolli con cui il lavoro è organizzato sono studiati con grande cura per garantire quella leggerezza e assenza di stress che sono indispensabili per affrontare situazioni già di per sé drammatiche, ogni dettaglio è studiato per garantire un ambiente bello e sereno sia per gli ospiti che per i loro parenti.
Non solo c’è una biblioteca, ma è possibile frequentarla anche se non ci si può alzare dal letto. Poter prendere il sole in terrazza sembra una piccola cosa ma non ha prezzo per chi è costretto a letto e in un altro contesto sarebbe rinchiuso tutto il tempo fra le quattro ristrette mura di una camera di ospedale. Questa realtà dovrebbe essere d’esempio per aiutarci a spingere per un miglioramento anche delle strutture pubbliche preposte alla cura”.
Se vuoi sostenere l’iniziativa di Federico, puoi fare una donazione sul portale insieme.vidas.it:
Ogni contributo aiuterà VIDAS a offrire gratuitamente cure, che sono tanto amorevoli quanto professionali, a chi si trova in un momento difficile della vita. Se supereremo l’obiettivo potremo supportare anche altre attività necessarie a casa VIDAS.