La recente emergenza sanitaria e più in generale la cronicizzazione delle malattie nelle persone più anziane hanno messo in luce l’importanza della telemedicina, quale soluzione più appropriata per garantire assistenza continuativa sul territorio. In questo articolo cercheremo di capire meglio di cosa si tratta, quali opportunità offre e in quanti ambiti si classificano i servizi offerti dalla medicina “a distanza”. Infine, racconteremo il “Progetto Fragilità” di VIDAS rivolto ai pazienti cronici complessi e fragili, in cui utilizziamo anche la telemedicina per offrire assistenza a domicilio.
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La telemedicina è una modalità integrativa di erogazione dell’assistenza sanitaria, che utilizza le nuove tecnologie in situazioni in cui il professionista e il paziente si trovano in due luoghi differenti. Si utilizza per integrare le prestazioni sanitarie tradizionali che prevedono un rapporto diretto medico-paziente e comporta la trasmissione di dati di carattere medico, necessari per conseguire le seguenti finalità:
Per comprendere meglio quali servizi sono disponibili attraverso la medicina a distanza, è necessario suddividerla in tre macrocategorie: Telemedicina specialistica, Telesalute e Teleassistenza.
Si riferisce alla fornitura di servizi medici all’interno di una specifica disciplina e può avvenire sia tra medico e paziente sia tra i diversi operatori. In base a questa distinzione, la Telemedicina specialistica può definirsi in vari modi:
Si applica principalmente ai pazienti cronici e riguarda tutti i sistemi che permettono loro di essere assistiti a distanza nelle fasi di diagnosi, monitoraggio e gestione stessa della malattia. Permette la presa in carico del paziente da parte del medico, il quale non si limita solo a monitorare la situazione (Telemonitoraggio), ma lo supporta nella gestione della terapia.
Riguarda l’ambito socioassistenziale e prevede una presa in carico del paziente presso il suo domicilio, attraverso una gestione a distanza che preveda, ad esempio, l’attivazione di servizi di emergenza h24, sistemi di allarme e di chiamate di supporto da parte della struttura che eroga il servizio.
La telemedicina si è resa sempre più indispensabile per gestire l’aumento delle malattie croniche che hanno imposto l’esigenza di intensificare l’assistenza domiciliare integrata con quella a distanza, soprattutto nei confronti dei pazienti più fragili. È a questo scopo che è nato il Progetto Fragilità di VIDAS, un servizio rivolto a pazienti anziani con una o più patologie croniche e un quadro clinico tendenzialmente stabilizzato, ma che necessitano di un monitoraggio clinico e di un’assistenza multidisciplinare continuativa, sia sanitaria sia sociale, psicologica e assistenziale. Il servizio è organizzato per offrire una rete di assistenza capillare con medici e infermieri attivi 24 ore su 24 e integrati in équipe multidisciplinari.
È così possibile rispondere ai bisogni complessi dei pazienti cronici complessi fragili, anche attraverso l’utilizzo di strumenti di telemedicina per il monitoraggio a distanza dei parametri vitali e per il teleconsulto. Gli operatori e le famiglie coinvolte in questo progetto sono dotati di un kit di telemedicina composto da uno smartphone, uno sfigmomanometro e un saturimetro, a cui si aggiunge un elettrocardiografo per effettuare rilevazione di tracciati ECG. Attualmente sono già disponibili 33 kit completi, ma nel triennio 2022-2024 è previsto l’acquisto di 20 kit aggiuntivi all’anno.
Fonte: Ministero della Salute