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I libri possono aiutare ad avviare un dialogo con il proprio bambino, anche su temi difficili da affrontare. Il racconto può essere una via d’accesso privilegiata per entrare nei suoi pensieri e portarlo all’identificazione con i personaggi del libro, partecipando emotivamente alle vicende narrate e riconoscendo le proprie sensazioni come simili a quelle dei protagonisti. La narrazione consente di affrontare i conflitti e di prefigurarne le soluzioni.
I genitori sono i primi conoscitori dei loro bambini e spesso hanno un ruolo fondamentale nel processo educativo verso l’elaborazione del concetto di finitudine. Infatti, uno degli obiettivi principali della letteratura per l’infanzia sulla morte e sulle emozioni difficili è proprio quello di far sentire ai bambini che siamo a loro disposizione per parlare di cose serie – di cose “da grandi” come spesso sentono dire – per fargli capire che siamo lì per loro e che siamo intenzionati ad accogliere qualsiasi domanda vogliano farci, per non farli sentire soli davanti ad un concetto che difficile che porta confusione e dolore.
Ecco quindi tre titoli consigliati da Anna Spiniella, educatrice di VIDAS, da leggere ai vostri bambini per affrontare le emozioni difficili.
Germano Zullo e Albertine. Edito da Topittori. Età: 4 anni
Un libro delicato, con molte illustrazioni e poche parole, adatto ai più piccoli. Racconta la storia di un uomo che parte con il suo camion rosso per liberare degli uccelli. Ma dopo averli fatti volare, in fondo al camion trova qualcosa di inaspettato. È una cosa piccola, un dettaglio. Lo si potrebbe anche non vedere, volendo. Ma l’uomo lo vede e la sua attenzione si trasforma in qualcosa di eccezionale.
Gli uccelli è una storia sulla forza dell’empatia che ci unisce agli altri, sulla profonda intelligenza del bene, sull’importanza della responsabilità personale e sul significato più autentico dell’amore e della felicità.
Eloisa Guarracino e Daniela Spoto. Edito in italiano e inglese a fronte da RAUM Italic. Età scolare (6-8 anni).
Mimì guarda il cielo e si interroga sull’essenza delle nuvole: “Tu sai cosa sono?” chiede all’amica Minù. Minù aveva già fatto quella stessa domanda alla sua nonna e così può spiegare a Mimì che le nuvole sono le persone che non ci sono più. La nonna le ha raccontato che quando muoiono la loro mente, che è sottile come l’aria, va in cielo. Ecco perché le nuvole hanno spesso una forma così familiare! Mimì e Minù riconoscono il nonno, la vecchia zia e persino Garibaldi e Napoleone. Lo spazio lassù è immenso e tra poco anche la nonna di Minù potrà fluttuare nell’aria, leggerissima, tra le rondini.
Nuvole | Clouds, scritto in italiano e inglese, è una fiaba leggera e delicata su un tema intimo, difficile ma anche così naturale, come la morte.
Jacques Goldstyn. Edito da Lupoguido. Età scolare (8 anni)
Un bambino solitario e visto come “diverso” fa amicizia con una quercia di 500 anni che lui chiama Bertolt. L’albero, grazie al suo ricco fogliame, in primavera diventa un nascondiglio perfetto, da dove vedere tutto senza essere visti, un labirinto, una fortezza, un parco giochi dove passare il tempo con tutti gli abitati dell’albero…Ma ad una nuova primavera, Bertolt rimane spoglio. Quando muore un gatto o un uccellino, sappiamo cosa fare, ma quando succede a un albero? E, soprattutto, come evitare che Bertolt venga trasformato in legna da ardere o in un mobile o diventi stuzzicadenti?
Con un lampo di genio e creatività, il protagonista del libro riuscirà a onorare il suo amico e a farlo rifiorire ancora una volta.