Il Coronavirus ha reso ancora più fragili le vite delle persone con malattie inguaribili e al contempo più difficile la nostra assistenza domiciliare, che richiede sempre maggiori attenzioni per garantire la sicurezza di operatori e pazienti. Lo racconta bene Graziella, infermiera di VIDAS, parlandoci di un’assistenza che l’ha molto colpita:
“Un signore ha chiesto di tornare a casa sapendo di avere la moglie malata di Covid, senza poter avere accanto i figli anche loro positivi. Quindi lo abbiamo seguito noi: io, il medico e un badante presente fino alla fine dando un contributo davvero prezioso, tenendo viva la relazione con il paziente, con la famiglia che non era presente e potendo occuparsi delle terapie dopo essere stato formato da noi.
Il paziente era consapevole della sua situazione e ci ha chiesto di restare con lui, di essere presenti in maniera costante, affidandosi totalmente alla nostra assistenza. E di questa fiducia siamo grati”.
Sono oltre 18.000 le giornate di assistenza svolte dall’inizio dell’anno e più di 600 i pazienti assistiti nelle loro case, per garantire la nostra presenza accanto a chi questa situazione sanitaria ha reso ancora più fragile e spesso lontano dagli affetti più cari.
Grazie a tutti voi che ci siete vicini.
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